FAVARA. Tappa a Favara ieri mattina dell'onorevole Angelo Capodicasa che, al Castello Chiaramonte, davanti ad un'affollata assemblea di precari che da svariati anni prestano servizio alle dipendenze del Comune, ha illustrato gli ultimi provvedimenti legislativi che hanno consentito di disinnescare una bomba sociale che avrebbe comportato il licenziamento, in Sicilia, di migliaia di "contrattisti" e la chiusura di numerosi enti locali.
Capodicasa, che ha svolto un ruolo importante in sede parlamentare e nelle commissioni di riferimento presentando un emendamento a salvaguardia di tali soggetti che, con stipendi dimezzati, a volte riescono a sostituirsi in toto al personale di ruolo, ha, però, ribadito la necessità di non cullarsi sul provvedimento che differisce le scadenze, pensando sin da subito ad attivare tutte le azioni possibili per arrivare ad una soluzione definitiva. Il deputato nazionale del Pd ha passato in rassegna le varie leggi che si sono succedute nel tempo concepite per dare qualche indennità piuttosto che vere opportunità lavorative alla platea dei giovani disoccupati. E ha ricordato il fatidico art. 23 da cui hanno preso le mosse tutte le altre leggi di sostegno anche a chi nel frattempo aveva perduto il lavoro a causa della chiusura delle ditte in cui prestava la sua attività.
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