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Terme di Sciacca, scatta l’assemblea permanente dei lavoratori a rischio

Sono stanchi di aspettare risposte sul futuro occupazionale che ancora non arrivano e i 40 stagionali della struttura

SCIACCA. Sono stanchi di aspettare risposte sul loro futuro occupazionale che ancora non arrivano e da ieri hanno fatto scattare l'assemblea permanente i 40 stagionali delle terme. Devono riscuotere gli stipendi di ottobre e novembre, ma, soprattutto, verificano che rimane a rischio la stagione 2015 e dunque il loro futuro occupazionale. Hanno collocato striscioni sul Grand Hotel, che al momento è chiuso, ma che riaprirà, per due settimane, in occasione delle festività di fine anno, e sullo stabilimento che continua ad operare.

"Ma il 7 gennaio - dice Enzo Bongiovì, uno dei lavoratori - rischia di rimanere chiuso anche lo stabilimento se la Regione intanto non assumerà decisioni. Fa rabbia - continua - vedere che negli ultimi 5 anni il fatturato annuo si è raddoppiato, passando da 500 mila a un milione di euro, che c'è la possibilità di aumentare la forza lavoro e che la Regione non fa nulla". Il commissario liquidatore, Carlo Turriciano, continua a pagare debiti del passato e le risorse che arrivano e potrebbero essere impiegate per interventi a beneficio delle strutture servono anche a saldare i debiti. "Dalla politica e dalla città non stiamo ricevendo l'aiuto che invece sarebbero necessari - dice Veronica Coco, altra stagionale - e solo ogni tanto c'è qualche politico che fa qualcosa, ma poi tutto si ferma e noi stiamo sempre ad aspettare".

 

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