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Uccisa una giovane romena a Palma di Montechiaro, fermato il fidanzato

PALMA DI MONTECHIARO. Ha cercato di scappare, per 50 metri, a perdifiato; ha corso lungo i terreni dell'azienda agricola di contrada Cipolla, nelle campagne di Palma di Montechiaro, ma è stata raggiunta vicino ai filari della vigna dove, dopo una colluttazione, il convivente le avrebbe esploso contro, da distanza ravvicinata, due colpi di pistola che l'hanno centrata fra il basso addome e l'inguine.

Alina Condurache, 22 anni, è morta per una emorragia interna ancora prima di arrivare al pronto soccorso dell'ospedale San Giacomo d'Altopasso, a Licata, dove la giovane romena - residente a Naro e domiciliata a Palma di Montechiaro - è stata trasportata. Il Pm di Agrigento, Andrea Maggioni, dopo ore e ore di interrogatori, ha disposto il fermo del fidanzato, Angelo Azzarello, 24 anni.

Secondo i carabinieri, che si stanno occupando dell'inchiesta sull'ennesimo femminicidio, i due convivevano e avevano una relazione da circa tre anni. Negli ultimi mesi, però, le discussioni e i litigi si sarebbero fatti sempre più frequenti per la morbosa e ossessiva gelosia di Azzarello, sfociata nell'aggressione mortale di ieri sera, intorno alle 23,30, dopo una lite. Forse la ventiduenne - così come aveva già fatto altre volte (l'ultima riconciliazione risale al 14 ottobre scorso), voleva lasciare il suo fidanzato.

La ragazza, probabilmente, per sfuggire all'ira del suo compagno è scappata dall'abitazione ma è stata inseguita e raggiunta dall'uomo con il quale viveva e che si è trasformato nel suo assassino. A soccorrere la giovane romena sono stati alcuni parenti del ragazzo che vivono nelle vicinanze dell'azienda agricola di Azzarello. Il ventiquattrenne dopo aver sparato si è dato alla fuga e soltanto all'alba i carabinieri lo hanno bloccato in casa di familiari nel centro di Palma di Montechiaro, paesone di 23 mila abitanti che ispirò l'ultimo romanzo di Giuseppe Fava, "Passione di Michele".

La pistola utilizzata per compiere il delitto, detenuta illegalmente, non è stata trovata. I carabinieri hanno setacciato l'intera azienda agricola e il percorso che avrebbe fatto per arrivare nel centro del paese. Per domani mattina la Procura ha disposto l'autopsia sulla salma di Alina, mentre sabato ci sarà la convalida del fermo di Azzarello, difeso dall'avvocato Santo Lucia.

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