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Polemiche ad Agrigento dopo l'ultimo posto per qualità della vita

AGRIGENTO. È stata l’ennesima brutta figura fatta a livello nazionale da Agrigento. Una città che di turistico ha poco più che la vocazione, che fabbrica parlamentari ad ogni elezione ma che non riesce ad essere prima in nulla. L’ultima classifica de «Il Sole 24 ore», ha dato l’ultimo schiaffo alla città, addormentata su se stessa, buona solo a lamentarsi ma che si guarda bene dal reagire. E come si confà ad ogni analisi che vede sprofondare Agrigento nei bassifondi di ogni classifica, arrivano i commenti e le riflessioni. Una arriva dal segretario generale della Cgil Massimo Raso.

«I dati del “Sole 24 Ore” - dice - rafforzano, casomai ve ne fosse stato il bisogno le ragioni dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per il prossimo 12 dicembre. Ora che siamo ufficialmente ultimi, senza appello, non ho visto in giro nessun comunicato che rivendicava il merito di qualche avanzamento di posizione. Eppure se siamo in queste condizioni qualcuno porta delle responsabilità. La classe politica e quella imprenditoriale in primo luogo - aggiunge il segretario della Cgil - non possono da un lato rivendicare di essere la classe dirigente e poi sfuggire davanti alle proprie responsabilità».
E anche l’ex sindaco Zambuto ha espresso un’opinione alla luce dei dati del quotidiano di Confindustria.

 

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