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Rifiuti, «semaforo verde» per il nuovo piano a Favara

FAVARA. Il consiglio comunale fa accendere la luce verde sul piano economico-finanziario relativo al servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani per l’anno 2014 (quasi per intero trascorso) ma crea un serio imbarazzo alla maggioranza a causa dell’approvazione di un emendamento che, in pratica, boccia l’acquisto di 13 mila pattumiere, in buona parte distribuite ai cittadini, da utilizzare per la raccolta differenziata. Cosa succederà adesso è difficile immaginare perché i contenitori sono costati 108 mila euro e, stando alle determinazioni dell’assise cittadina, non si sarebbero dovuti acquistare. Una forzatura della giunta Manganella? Una leggerezza delle ditte che gestiscono il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti visto che sono state loro ad anticipare le somme? L’opposizione (che in consiglio è paradossalmente maggioranza) ha voluto far pagare al sindaco e agli assessori il fatto di averla tenuta fuori da ogni scelta operata nel campo della nettezza urbana. E, avendo i numeri, c’è riuscita.

«Nella seduta di venerdì - dice il consigliere di Rifondazione comunista Antonio Palumbo - sono emersi vari punti di riflessione: innanzitutto il consiglio comunale si è riappropriato del suo ruolo di controllo politico-decisionale, nella convinzione che qualsiasi attività amministrativa, anche la più lodevole, non può essere presa unilateralmente e deve rispettare obbligatoriamente norme e ruoli».

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