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Droga dall'Albania all'Italia: arrestato anche un capo ultrà della Juve

L'Isola era la snodo del viaggio degli stupefacenti, che poi prendevano la strada per il Piemonte

TORINO. Un traffico internazionale di droga dall'Albania all'Italia è stato smantellato dai carabinieri del Comando provinciale di Torino. Ventidue gli arresti eseguiti tra Piemonte e Sicilia. Proprio l'Isola rappresentava lo snodo di questo traffico di stupefacenti. Lo stupefacente - eroina, cocaina, hashish e marijuana - era nascosto in auto con il doppio fondo che, una volta in Sicilia, venivano caricate su bisarche e fatte viaggiare fino in Piemonte.

C'è anche Andrea Puntorno, 37enne torinese di origini agrigentine capo dei Bravi Ragazzi, uno dei gruppi organizzati della tifoseria della Juventus, tra le 22 persone arrestate la scorsa notte per traffico internazionale di droga dall'Albania all'Italia. L'operazione è stata condotta dai carabinieri di Torino e di Agrigento. Puntorno, che abita nel popolare quartiere Vallette di Torino, era già stato arrestato per fatti analoghi nel 2007.

Nel frattempo, un’altra operazione antidroga è stata effettuata in Italia. I carabinieri, al termine di un'indagine condotta dalla Compagnia di Verolanuova (Brescia) e coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia, hanno eseguito nelle province di Brescia, Lecco, Trieste e Sassari un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nei confronti di un'organizzazione dedita all'importazione di cocaina. «Si tratta per la maggior parte di cittadini italiani - spiega una nota dell'Arma - responsabili, a vario titolo, del reato di traffico illecito di sostanze stupefacenti. L'indagine ha permesso di disarticolare l'intera filiera dello smercio di cocaina in provincia di Brescia, dall'importazione di ingenti quantitativi dall'Olanda fino alle cessioni delle singole dosi ai vari consumatori».

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