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Sbarco a Porto Empedocle, presunto caso di malaria per una donna

Approdata ieri sulla banchina «Todaro», assieme ad altri 282 immigrati, è stata portata, a causa della febbre alta, in ospedale

PORTO EMPEDOCLE. Una donna - sbarcata ieri sulla banchina "Todaro" assieme ad altri 282 immigrati - è stata portata, a causa della febbre alta, in ospedale. Il suo - secondo quanto rende noto la Guardia costiera - è un sospetto, presunto, caso di malaria. Spetterà ai medici del nosocomio di Agrigento, con tutti gli accertamenti necessari, allontanare l'ombra della patologia o confermarla. Ma oltre all'ammalata, sulla banchina ieri mattina sono approdate anche altre persone che hanno avuto bisogno di assistenza: una con lievi ustioni, una in preda ad astenia e incapace di camminare autonomamente ed una terza con cicatrici di una pregressa ferita d’arma da fuoco.

Tutti e tre sono stati assistiti, dopo lo sbarco, dai sanitari della Croce Rossa. A soccorrere i 283 migranti - scappati dalla Nigeria, dal Senegal, dal Ghana e dalla Costa d'Avorio - è stato, a circa 40 miglia a Nord di Tripoli, dunque in Libia, il pattugliatore d'altura Cp 905 "Peluso" della Guardia costiera. Il pattugliatore era stato "inviato" sul posto - dalla centrale operativa del comando generale del corpo delle Capitanerie di porto - per il soccorso ad un barcone.

 

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