AGRIGENTO. Torrecuso-Akragas, il big match fra prima e seconda classificata del girone I della serie D in programma domenica, si giocherà a porte chiuse. La notizia, che peraltro era nota da tempo, è stata ufficializzata e ribadita dalla società biancoazzurra anche per comunicare ai propri tifosi che non potranno organizzare la trasferta alla quale avrebbero preso parte assai numerosi. La formazione agrigentina di Vincenzo Feola per la terza volta in poche settimane (dopo la sfida casalinga contro il Roccella e la trasferta col Neapolis) dovrà giocare senza pubblico sulle tribune. Lo stadio campano è infatti squalificato fino al 31 dicembre.
Il Torrecuso anche domenica ha vinto in casa del Due Torri. Lo stesso ha fatto l’Akragas superando con fatica e sofferenza (ma con merito) la Frattese. Il presidente Silvio Alessi, che ha dedicato la vittoria a un bimbo ammalato, figlio di un tifoso dell’Akragas, guarda alla sfida di domenica prossima ma cerca di non surriscaldare troppo l’ambiente.«Non sono per nulla convinto che il Torrecuso sia il Savoia dello scorso anno. È una buona squadra ma noi abbiamo tutte le carte in regola per andare là a giocarci i tre punti. Non è banale dire che domenica non possiamo perdere. Anche se siamo appena alla dodicesima giornata non possiamo permetterci di andare sotto di nove punti dal Torrecuso. Significherebbe – aggiunge Alessi - incassare una brutta botta innanzitutto dal punto di vista morale».
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