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Il patron dell’Akragas: stillicidio di espulsioni

AGRIGENTO. Non si sa se gioire per la scampata sconfitta o imprecare per aver mancato una vittoria che avrebbe mantenuto inalterate le distanze dal Torrecuso che, svolgendo con puntiglio il compito della domenica, si è sbarazzato del Comprensorio Montalto con un perentorio 3 a 0. Sta di fatto che pareggiando in casa del Neapolis, l’Akragas adesso è attardata dalla capolista di sei punti, venendo, per di più, superata anche dalla Progreditur Marcianise che, nel suo impegno siciliano, ha conquistato tre punti sul rettangolo di gioco del Tiger.

Non è stata una domenica tranquilla per l’undici di Feola che ha dovuto fare a meno di giocatori come Vindigni e Baiocco, squalificati, e, in corso di partita anche di Assenzio, infortunatosi e per cui è stato necessario un breve ricovero in ospedale. A fine gara si è, comunque, rivisto negli spogliatoi. Per gli osservatori più attenti, ha pesato non poco la squalifica di Astarita il quale, già ammonito, si è beccato il secondo giallo guadagnando anzitempo gli spogliatoi. Con un uomo in meno e con un gol da recuperare (si era sul 2 a 1 per i padroni di casa), l'Akragas ha dovuto fare gli straordinari per raddrizzare il risultato. Il cuore più che la tecnica, la forza più che la ragione, la disperazione più che il calcolo, alla fine hanno premiato lo sforzo della squadra dei Templi che a due minuti dal termine della gara, con il nuovo entrato Chiaria che ha preso il posto di Arena, ha agguantato il 2 a 2 conquistando un punto che si potrebbe rivelare importante nell'economia generale del campionato.

 

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