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False fatturazioni a Menfi, quattro condanne

MENFI. Sette anni di reclusione a Giuseppe Leonardo Di Carlo, di 33 anni, di Menfi. Una pena maggiore rispetto a quella di 6 anni e 6 mesi che era stata sollecitata dal pubblico ministero, Alessandro Moffa. Condanna per altri tre imputati e un’assoluzione. Così ha deciso il Tribunale di Sciacca nel processo scaturito dall’inchiesta «Ghost Companies» su una presunta associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale ed alle false fatturazioni. Per Angelo Di Stefano, di 51 anni, commercialista di Ribera, condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione. Tre anni e 11 mesi per Giovanni Puja, di 44 anni, imprenditore di Catanzaro. Condanna a 2 anni e 4 mesi per Giovanni Grillo, di 61 anni, di Licata.
L'unica assoluzione, richiesta anche dal pm, è stata per Enzo Gulli, di 40 anni, architetto di Menfi, difeso dall'avvocato Michele Barbera.

L’edilizia di Menfi è il collante di quest’attività, il settore nel quale hanno operato una serie di soggetti economici al centro delle indagini. Le ditte finite sotto i riflettori della procura della Repubblica di Sciacca, che ha coordinato l’attività della Guardia di Finanza, sarebbero state controllate da un unico gruppo imprenditoriale. Queste società avrebbero effettuato, a partire dal 2005, un reciproco e consistente scambio di fatture. A queste società si sarebbero affiancate, nel tempo, varie ditte individuali, intestate a Puja, che avrebbero avviato e cessato l’attività e che, a fronte di fatture emesse per milioni di euro, non avrebbero mai presentato alcuna dichiarazione fiscale.

 

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