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Rimessi in libertà i pastori di Canicattì trovati con un arsenale

CANICATTI'. Il Gip del Tribunale di Agrigento ha rimesso in libertà i tre pastori finiti in manette nella notte tra il 17 ed il 18 maggio scorso per possesso illegale di munizioni ed armi clandestine. La decisione del Gip Alessandra Vella è stata motivata dall’«essere venute meno le esigenze cautelari», in accoglimento dell’istanza reiterata per i suoi assistiti dall’avvocato di fiducia Diego Giarratana.

Da ieri così hanno riassaporato la piena libertà Calogero Migliore, 23 anni, che per primo era finito agli arresti domiciliari; Giuseppe Salvatore Migliore, 61 anni, ed il fratello Salvatore Migliore, 65 anni. I tre appartengono tutti ad un unico gruppo familiare e vivono di pastorizia.

I tre furono bloccati dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Canicattì a bordo di un'auto, nottetempo, nelle campagne della zona. Le forze dell’ordine li fermarono mentre con il favore della luna se ne andavano in giro per alcune strade interne che attraversavano le campagne alla periferia di Canicattì. La presenza dell’auto con tre persone a bordo non passò inosservata ai militari, che li controllarono.

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