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Il patron dell’Akragas: «Ci manca concretezza»

AGRIGENTO. «È difficile giocare contro squadre che si difendono in massa dietro la linea della palla e alla prima occasione tentano la ripartenza ma è pur vero che se creiamo una decina di occasioni da rete e non le sfruttiamo pecchiamo di concretezza». Il presidente dell’Akragas, Silvio Alessi, all’indomani della gara casalinga contro il Roccella che ha segnato un mezzo passo falso (uno a uno il finale contro la neopromossa), analizza la prestazione e guarda al futuro. «Subito dopo la partita - dice - ho parlato con il tecnico Vincenzo Feola perché un pareggio casalingo non può che lasciarci insoddisfatti. Il mister, comunque, è arrivato da meno di due settimane sulla panchina dell’Akragas e non può risolvere tutti i problemi. Io ho contato nove palle gol nitide, se non le abbiamo sfruttate vuol dire che pecchiamo in fase realizzativa. Non c’è altra spiegazione e non parlerei di sfortuna».

Un’altra nota stonata della gara arriva dal consueto fardello disciplinare che l’Akragas si porterà con sé. Baiocco ha rimediato addirittura un cartellino giallo e uno rosso. Alessi, che in passato è stato molto duro per le espulsioni evitabili dei suoi giocatori e in particolare con Savanarola, sembra comunque tenere la linea morbida nei confronti dell'ex juventino. «Parlerò con Davide e cercherò di capire cosa è accaduto, in ogni caso mi è sembrato un episodio isolato e non ne farei un caso. Di sicuro dobbiamo lavorare per fare in modo che questi episodi non si ripetano». Oltre al trentanovenne centrocampista domenica prossima mancherà Vindigni che era diffidato e contro il Roccella ha rimediato un altro giallo che gli costerà la squalifica.

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