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L’Akragas torna all’Esseneto: match a porte chiuse

Il provvedimento era stato deciso dopo l'ultima gara casalinga contro la Battipagliese che aveva fatto registrare diverse scaramucce fra dirigenti dell'Akragas e tesserati della squadra campana

AGRIGENTO. Ricorso parzialmente accolto ma il debutto casalingo in campionato davanti al proprio pubblico della nuova Akragas di Vincenzo Feola è rimandato: la commissione disciplinare ha deciso che la gara contro il Roccella, in programma domenica, si giocherà allo stadio Esseneto ma a porte chiuse. Quindi non ci sarà alcuna trasferta forzata a Gela, stadio indicato dalla società del presidente Silvio Alessi dopo le decisioni del giudice sportivo che aveva deciso la disputa di una gara in campo neutro e a porte chiuse.

La partita, però, si giocherà senza pubblico. Il provvedimento, che ieri è stato parzialmente annullato, era stato deciso dopo l'ultima gara casalinga contro la Battipagliese che aveva fatto registrare diverse scaramucce fra dirigenti dell'Akragas e tesserati della squadra campana oltre a intemperanze contro un assistente dell'arbitro. «Avremmo preferito che il provvedimento venisse del tutto revocato - commenta il vice presidente dell'Akragas Angelo Vella - perché non mi pare che si siano verificati disordini così gravi da non potere limitare la sanzione alla sola ammenda per il club. Siamo molto dispiaciuti di non potere avere il nostro pubblico a incitarci ma dobbiamo rispettare le decisioni degli organi disciplinari e adeguarci. Adesso dobbiamo archiviare la vicenda e concentrarci sulla sfida col Roccella che vogliamo vincere con una buona prestazione per dare continuità ai risultati e al gioco».

 

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