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Sciacca, niente stipendi: si blocca la raccolta dei rifiuti

Nuovo stop al servizio anche a Menfi e Sambuca. La Cgil oggi parteciperà alla riunione con i sindaci dell’Ato convocata dal commissario Furioso

SCIACCA. Una seconda giornata di sciopero, il 4 novembre, un nuovo stop al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti non solo a Sciacca, ma anche a Menfi e Sambuca, dove i lavoratori non hanno ancora ricevuto lo stipendio di settembre e intanto è già maturato quello di ottobre. E’ la linea della Cgil che oggi pomeriggio, però, con Enzo Iacono, del settore Funzione pubblica, parteciperà alla riunione con i sindaci dell’Ato convocata dal commissario, Achille Furioso.

Tra i lavoratori, una quarantina quelli impegnati a Sciacca, monta la protesta: “Non è possibile – dice Giuseppe Catania, operaio Sogeir – subire sempre questi ritardi”. Iacono oggi avanzerà una proposta ai sindaci. “Devono riuscire a versare le quote che spettano a ogni singolo comune entro la fine di ogni mese – dice il sindacalista - almeno per l’80 per cento dell’importo. In questo modo l’Ato sarà in grado di pagare e se poi i comuni devono avanzare delle contestazioni riguardanti singoli servizi possono rivalersi nei confronti dell’Ato sulla quota restante del 20 per cento”. Iacono sullo sciopero non ha dubbi: “Noi non vogliamo bloccare il servizio – dice – anche per non arrecare disagi alla collettività, ma è chiaro che i lavoratori devono ricevere gli stipendi. Invece, ormai da troppo tempo, subiscono le conseguenze negative di un sistema che bisogna correggere e la nostra proposta è proprio in questa direzione”.

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