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Sciacca, il turismo regge nonostante la crisi: presenze in aumento

In crescita del 15 per cento gli italiani che hanno trascorso la vacanza in albergo. La Pro Loco: «Arrivano segnali positivi»

SCIACCA. C’è un aumento, minimo, di 497 presenze, nei primi otto mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo del 2013. Le presenze turistiche in città, comunicate ieri dal Servizio turistico regionale, evidenziano una tenuta di Sciacca in un anno di particolare crisi anche per questo settore. Fino al 31 agosto le presenze sono state 320.473 contro le 319.976 dei primi otto mesi del 2013. La crescita è stata dello 0,155 per cento. In calo gli stranieri, passati da 215.950 a 201.265, mentre avanzano gli italiani, 104.026 nei primi otto mesi del 2013 e 119.208 nei primi otto mesi di quest’anno. La crescita sfiora il 15 per cento. Nel mese di agosto del 2014, invece, c’è stata una crescita del 7 per cento rispetto aad agosto del 2013.

E questo grazie agli italiani, passati da 25.997 a 36.107, con un aumento del 38,889 per cento. Gli stranieri, invece, sono diminuiti, da 55.291 a 50.996 con un calo del 7,768 per cento. Tra i dati all’interno della statistica comunicata dal Servizio turistico guidato da Nuccio Catagnano si evidenzia un calo dell’11 per cento degli stranieri, nei primi otto mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2013, che hanno scelto le strutture alberghiere. In crescita, del 15 per cento, invece, gli italiani che hanno trascorso la vacanza in albergo. Ancora più marcato, del 28 per cento, in questi otto mesi, il calo degli stranieri negli esercizi extralberghieri e nei B&B. Il numero degli italiani in queste strutture è cresciuto, invece, del 6,5 per cento. A trascinare le presenze turistiche in città è sempre Sciaccamare che conta di chiudere il 2014 a quota 230 mila.

“A mio parere – dice il presidente della Pro Loco Sciacca Terme, Antonio Di Marca – questi risultati in un momento di crisi non possono che essere valutati positivamente. I turisti ai quali noi offriamo dei servizi valutano positivamente questa nuova realtà e rilevano che in precedenza non ricevevano l’assistenza che invece ottengono oggi e questo grazie anche al nostro lavoro. Io direi che in alcune strutture, a cominciare da Sciaccamare, ci sono turisti che provengono dalle stesse zone, ma spesso si tratta anche delle stesse persone che, trovandosi bene, tornano nella nostra città. Tutto questo – continua Di Marca – non può che indurci a fare ancora di più per migliorare l’offerta e presentarci sul mercato in condizioni migliori”. E anche quest’anno, come nel 2013, sono mancate le presenze di Torre Macauda, rimasto chiuso, e che nel passato rappresentava, invece, un valido approdo di flussi turistici.

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