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Akragas in campo per superare la crisi

L’obiettivo è battere il Due Torri con una prestazione convincente. Il direttore sportivo Russello ai tifosi: sosteneteci

AGRIGENTO. Battere il Due Torri con una prestazione convincente e superare la crisi delle ultime due settimane: è l’obiettivo dell’Akragas che riparte ancora dallo stadio Esseneto dopo il deludente pareggio casalingo di sette giorni fa contro il Comprensorio Montalto. È stata una settimana difficilissima. La dirigenza ha confermato la fiducia all’allenatore Giancarlo Betta chiarendo che il passato resta tale e Pino Rigoli (di cui la curva a gran voce ne chiedeva il ritorno) non siederà più sulla panchina dell’Akragas. La realtà è che sarà molto difficile trattenere l’allenatore in caso di prestazione deludente ma la dirigenza è categorica. “Intanto – commenta il direttore sportivo Ernesto Russello – stiamo decisamente esagerando nell’usare questi toni per due sole partite in cui peraltro sono risultati decisivi anche gli episodi. Invito i tifosi e la gente a sostenerci perché l’obiettivo di tutti è uscire fuori da questo momento complicato e per farlo serve il sostegno di tutto l’ambiente”.

Russello cerca poi di spostare le attenzioni sull’argomento legato a Betta. “Secondo me si sta davvero esagerando. Innanzitutto non stiamo parlando dell’ ultimo arrivato ma di un allenatore preparatissimo che ha fatto bene come pochi nella categoria. In ogni caso sarebbe sbagliato attribuire a una sola persona la responsabilità di un insuccesso, ammesso che di questo si tratti. Quando le cose non vanno nel calcio vuol dire che non è solo l’allenatore a dovere rivedere qualcosa ma anche i giocatori non hanno reso – aggiunge Russello – per quello che si attendeva. In questo momento non dobbiamo fare processi ma solo valutazioni interne per uscire fuori da questo momento di difficoltà. Abbiamo tutti gli strumenti per farlo e siamo pronti a reagire”. Betta, domenica scorsa, dopo il pareggio senza reti contro la formazione calabrese ha annunciato un cambiamento nel modulo. “Il 4-3-3 con giocatori come Meloni o Chiaria potrebbe non andare – aveva spiegato – perché sembrano soffrire la presenza di attaccanti laterali come Catania o Arena che cercano molto la profondità”. Probabile che i due attaccanti laterali vengano arretrati creando un 4-3-2-1 oppure Betta potrebbe optare per qualcosa di diverso.

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