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Raccolta dei rifiuti nell'Agrigentino, in sette cittadine il servizio adesso spetta al Comune

La giunta di Camastra è stata la prima a siglare l’intesa con l’autorità territoriale d’ambito. Gestirà il servizio con tre operatori ecologici ed altrettanti mezzi, ottenuti in comodato d’uso

AGRIGENTO. Se non è una rivoluzione poco ci manca. Dopo diversi lustri la Dedalo Ambiente si fa da parte (come previsto dalla legge) ed i Comuni tornano ad occuparsi direttamente di raccolta a smaltimento dei rifiuti. La normativa regionale infatti stabilisce che dal primo di ottobre l’Ato Ag3 rimanga in vita solo per quel che riguarda la liquidazione, mentre il servizio svolto nei sette Comuni dell’agrigentino cessa.

Di fatto, dunque, i 225 operatori ecologici della Dedalo Ambiente dovranno essere assunti dai Comuni nei quali operano, cioè Licata, Palma di Montechiaro, Naro, Canicattì, Ravanusa, Campobello di Licata e Camastra. Il primo Comune ad avere siglato l’accordo con l’Ato Ag3 è stato Camastra. Il “passaggio delle consegne” di uomini e mezzi avverrà domattina. A Camastra il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sarà garantito da tre operatori ecologici ex Ato Ag3 e da altrettanti mezzi.

Ad organizzare la raccolta e lo smaltimento della spazzatura saranno i competenti uffici comunali. Ma a prendere l’esempio di Camastra, almeno riguardo all’assunzione (per il momento) degli operatori ecologici, dovranno essere anche gli altri sei centri dell’autorità territoriale ottimale. “Per legge il personale deve essere assunto dai Comuni – ha annunciato Rosario Miceli, commissario liquidatore della Dedalo Ambiente – a partire dal primo di ottobre. Forniremo ad ogni ente che ne farà richiesta i mezzi, in comodato d’uso, di quel cantiere”.

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