Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Consegnati 71 alloggi, gli ex baraccati in lacrime

Il primo ad avere assegnata la casa popolare è stato Felice Randazzo che ha ringraziato ed abbracciato commosso il presidente della Regione Rosario Crocetta

MENFI. Lacrime di felicità per gli ex baraccati che aspettavano una casa. Adesso avranno un tetto sicuro. Tanta la commozione, ieri pomeriggio, durante la cerimonia di consegna dei settantuno alloggi popolari che sono stati assegnati agli abitanti dell'ex baraccopoli di Menfi. «Non posso credere che avremo una casa tutta nostra, senza più pensieri, desiderata da quarantasei anni e finalmente siamo riusciti ad ottenerla». Questo il grido delle tante persone che orgogliose di avere in pugno le chiavi dei loro appartamenti, visitavano le stanze increduli e piangevano per la felicità.

Da quel lontano terremoto del 68, a Menfi furono circa duemilacinquecento famiglie ad andare a vivere nelle baracche. All'epoca erano suddivise in Baracche "Pasotti", "Bartolasi", "San Michele", "Ruggia" "Paolo VI" e contrada "Benigno", per un totale di diecimila persone baraccate. Pian piano negli anni la ricostruzione, andando a rilento, ha fatto si che i baraccati si riducessero, rimanendo costanti nel tempo.

Infatti, visto che luce, acqua e spazzatura erano esenti da tasse, molti giovani sposini occupavano le baracche lasciate vuote dagli aventi diritto. Anche il sindaco Vincenzo Lotà, ha voluto ricordare gli anni vissuti anche lui con la sua famiglia, in una baracca di lamiera di pochi metri quadri. «Ho vissuto in baracca - ha dichiarato Lotà - dal sessantanove alla metà degli anni ottanta. Ricordo estati caldissime e inverni freddissimi, tanti sacrifici fatti dai miei genitori. Proprio per questo, ho messo l'anima per far si che altre persone avessero un tetto più sicuro, senza ansie e senza rimpianti».

ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI

 

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia