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«Minacce e lesioni ai familiari»
Operaio in carcere per estorsione

PALMA DI MONTECHIARO. Sarà interrogato martedì ad Agrigento, assistito dall’avvocato Domenico Romano, il palmese arrestato venerdì sera dai carabinieri con l’accusa di estorsione, minacce gravi e lesioni nei confronti di alcuni familiari. Si tratta di Nazareno Vicari, operaio di 48 anni. Venerdì i carabinieri della stazione cittadina si sono presentati nell’abitazione dell’uomo e gli hanno notificato l’ordine di arresto firmato dal gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella.

Nella stessa serata, dopo le formalità di rito in caserma a Palma di Montechiaro, l’operaio è stato tradotto nel carcere di contrada Petrusa, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Martedì mattina sarà lo stesso gip Vella ad interrogare l’uomo. A Vicari vengono contestati degli episodi che si sarebbero verificati nel corso dell’ultimo anno. A più riprese, secondo i carabinieri, l’uomo avrebbe minacciato, ma anche picchiato, alcuni familiari per farsi consegnare dei soldi.

Fino allo scorso 16 di settembre i familiari di Nazareno Vicari non hanno presentato alcuna denuncia. Evidentemente si auguravano che l’uomo ponesse fine al suo comportamento. Invece, sempre secondo l’accusa, proprio il 16 di settembre il palmese si sarebbe reso responsabile di un’aggressione più violenta del solito, perciò i familiari si sono presentati nella stazione dei carabinieri cittadina e lo hanno denunciato. Ai militari hanno raccontato che il loro congiunto si sarebbe reso responsabile di episodi simili a quello del 16 di settembre, nel corso dell’ultimo anno.

Ora, stanchi di subire, lo hanno denunciato. I carabinieri della stazione cittadina, che operano con il coordinamento dei militari della compagnia di Licata, hanno trasmesso un’informativa al pm di turno in procura e quest’ultimo ha chiesto l’arresto in carcere per il palmese. Richiesta accolta dal gip Vella.

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