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Notte di fuoco a Licata, bruciano cassonetti e stoppie

LICATA. Quella tra giovedì e venerdì a Licata è stata una notte di fuoco. Si sono verificati ben quattro, vasti, incendi, ed i pompieri hanno lavorato da mezzanotte fino all’alba. In ognuno dei quattro roghi non esistono dubbi, per gli inquirenti, sulla natura dolosa, o perlomeno colposa, delle fiamme. Purtroppo continua a ripetersi la piaga degli incendi di rifiuti. Nel corso della notte si sono verificati ben tre roghi, in differenti zone dell’abitato. Il primo intervento i vigili del fuoco lo hanno eseguito in via Toti, cinque minuti dopo l’una del mattino. A dare l’allarme sono stati i residenti della zona che, udito il rumore che proveniva dalla strada, hanno avvertito i vigili del fuoco. I pompieri si sono precipitati sul posto ed hanno iniziato a spegnere le fiamme, evitando che il fuoco raggiungesse alcune abitazioni della zona. Poco dopo i vigili del fuoco sono intervenuti in via generale Cadorna, per un nuovo rogo di rifiuti. In questo caso le fiamme hanno lambito alcune auto in sosta non distante dai cassonetti dei rifiuti. Sono due i contenitori distrutti dalle fiamme. Infine i pompieri hanno raggiunto la via Silvio Pellico ed hanno spento l’ennesimo incendio di rifiuti che si verifica nella zona. Ovviamente i danni per la Dedalo Ambiente, proprietaria dei cassonetti distrutti dalle fiamme, sono ingenti. I roghi di contenitori della spazzatura, come è noto, si registrano ogni notte, ma gli appelli dell’Ato Ag3 alla gente, affinchè chi si è accorto degli autori degli incendi dia delle informazioni anche anonime, finora non hanno sortito alcun effetto. La Dedalo Ambiente si è detta persino pronta a dare una ricompensa a chi aiuta a scoprire i piromani, ma nessuno ha raccolto l’invito. Ma la notte, per i vigili del fuoco, non era ancora finita. Poco prima dell’alba sono intervenuti sulla statale 115, dove un diffuso incendio di sterpaglie minacciava le auto in transito. Una volta sul posto i pompieri si sono messi al lavoro, ma gli è servita oltre un’ora per avere ragione del fuoco. All’inizio hanno contenuto le fiamme, per evitare pericoli per gli automobilisti in transito, poi le hanno spente in via definitiva.

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