FAVARA. Emergenza sepolture al cimitero di Piana Traversa. Già da ieri pomeriggio una salma è rimasta in giacenza nella camera mortuaria non sussistendo più la disponibilità di loculi. Una situazione estremamente grave in considerazione del fatto che delle due nuove sezioni in costruzione una è ferma al basamento e l’altra alle fondamenta. Qualcuno ritiene che per completare i lavori occorrerà qualche mese. Sulla vicenda è subito intervenuto il Nuovo Centrodestra, con il suo portavoce Michele Montalbano e i consiglieri comunale Mariella Vella e Antonio Fallea, che non ha risparmiato critiche al sindaco Rosario Manganella. «Quello che sta succedendo al cimitero di Piano traversa - scrive l’Ncd - è il tipico esempio del mal governo della città, figlio dell’improvvisazione e della scarsa attitudine a tutelare la cosa pubblica».
Ma anche il sindaco ieri ha voluto dire la sua e, prendendo carta e penna, ha fatto un resoconto dello stato dell’arte. «Attualmente sono in atto lavori che interessano due sezioni - ha scritto -: una nuova sezione da 100 loculi e la ricostruzione di una sezione economica da 100 loculi, oltre i colombari e l’ossario, tuttavia è assurdo, incomprensibile e deprecabile che il cimitero sia al momento privo di loculi disponibili».
Non manca la stoccata ai dirigenti che ritiene responsabili di tale incresciosa situazione. «L’amministrazione comunale - puntualizza -, così come le precedenti, per effetto della legge Bassanini impartisce esclusivamente gli indirizzi politici, considerato che le funzioni burocratico-amministrative sono affidate in toto ai dirigenti e/o ai responsabili delle posizioni organizzative, per cui compete a tali funzionari la gestione diretta dei servizi comunali e il relativo monitoraggio».
Il sindaco preannuncia che darà mandato al segretario comunale di verificare, mediante un’indagine conoscitiva interna, se sussistono i presupposti per l’apertura di un procedimento disciplinare a carico di ogni eventuale soggetto ritenuto responsabile, a qualsiasi titolo, dell’emergenza loculi «emergenza che - conclude - con tanta leggerezza non è stata adeguatamente considerata da qualche a mese a questa parte».
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