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Sciacca, primo fine settimana col tutto esaurito

SCIACCA. Primo fine settimana dell’anno con il tutto esaurito per Sciaccamare. Il complesso alberghiero di proprietà dell’Aeroviaggi ha ospitato, nelle quattro strutture di località Sovareto, 2010 turisti. C’è il segno meno sulle presenze turistiche in città nel primo semestre del 2014. Non è così per Sciaccamare che viaggia sugli stessi livelli del 2013 e che conta di confermare le 230 mila presenze dello scorso anno. «Stiamo andando bene – dice il direttore, Calogero Napoli – e questo grazie a una gestione oculata che, con un gran lavoro durante i mesi invernali, consente di portare a Sciacca importanti flussi turistici. Attualmente ospitiamo 1600 francesi, 400 italiani e 10 russi». In questo periodo di alta stagione sono circa 260 le unità lavorative impegnate a Sciaccamare, gran parte delle quali di Sciacca e dei comuni della zona. Sono venti i dipendenti a tempo indeterminato, mentre il resto del personale è stagionale con contratti da 4 a 8 mesi. Per quanto riguarda le presenze turistiche in tutte le strutture alberghiere della città il dato, aggiornato al 30 giugno scorso, evidenzia un leggero calo rispetto al primo semestre dello scorso anno. Complessivamente, si sono ridotte di poco meno di 5 mila rispetto al primo semestre del 2013. Vedendo il bicchiere mezzo pieno si può certamente affermare che Sciacca è riuscita a fronteggiare la forte crisi del 2014 che ha colpito anche il turismo. Le aspettative, però, erano diverse dopo che nei primi mesi dell’anno la situazione era migliorata rispetto al 2013. In quel periodo al Verdura Golf Resort si è svolta un’iniziativa promossa da una casa automobilistica. Complessivamente, nei primi 6 mesi del 2014, le presenze sono state 163 mila. Nel primo semestre del 2013 avevano superato le 167 mila. «Le cose per noi non vanno bene in questa stagione – dice Salvatore Sabella, maestro ceramista – nel senso che ci aspettavamo qualcosa di diverso. E, invece, di gente, in giro, che compra nei negozi, non se ne vede tanta. Speriamo che la situazione possa migliorare. Noi ceramisti siamo penalizzati anche dall’impossibilità, nei voli low costo, di trasportare i nostri manufatti. Agevoliamo i clienti prevedendo anche la spedizione, ma non tutti comprano». Vede il bicchiere mezzo pieno, invece, Lillo Macaluso che ha aperto, poche settimane fa, un centro servizi che opera nel settore del turismo. «Io ho iniziato a lavorare bene – dice – e sono fiducioso per il futuro. La gente chiede una città sempre più pulita, ma il mio giudizio, in questa prima fase del lavoro, è positivo».

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