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Rete idrica danneggiata, rubinetti a secco a Sciacca

A causa del furto di circa 300 chili di rame sono andati in tilt due trasformatori che alimentano i pozzi Carboy. Ridotto drasticamente l’approvvigionamento. La Procura ha aperto un fascicolo di inchiesta mentre la Girgenti Acque assicura: «Faremo di tutto per ridurre i disagi»

SCIACCA. Hanno staccato e distrutto due trasformatori elettrici che alimentano i pozzi Carboy, la principale fonte di approvvigionamento idrico della città, e rubato circa 300 chili di rame. Il danno quantificato da Girgenti Acque ammonta a circa 70 mila euro, la città, per almeno un paio di settimane, avrà una dotazione idrica di poco più di 40 litri anziché di 100 litri al secondo, mentre il rame rubato ha un valore di circa 500 euro. Tutto questo è avvenuto, durante la scorsa notte, in contrada Carboy, dove si trovano gli impianti di proprietà comunale, gestiti da Girgenti Acque. In nottata qualcuno ha sfondato la recinzione, manomettendo e rendendo inservibili gli impianti elettrici che permettono la regolare erogazione idrica. «Sciacca al momento è quasi completamente sprovvista di acqua - dice l'ingegnere Franco Barrovecchio, di Girgenti acque, e ci vorranno da 12 a 24 ore per potere disporre di gruppi elettrogeni che possano permettere un ritorno alla normalità. L'erogazione idrica, però, subirà una riduzione per parecchi giorni perché bisognerà far realizzare questi trasformatori per riportare tutto alla normalità». Girgenti Acque ha inviato a Sciacca diverse squadre di operai e, sul piano tecnico, si stanno anche predisponendo alcuni interventi per ridurre i disagi. In pratica, è quasi crollato l'intero sistema di distribuzione dell'acqua. E', infatti, solo una parte assai ridotta del quantitativo idrico della città che viene fornita dal Grattavoli e da altre fonti. «E' tutta la città che subirà conseguenze negative - dice Barrovecchio - e noi faremo il possibile per ridurre i disagi. Però, non sarà facile". L'assessore comunale ai Servizi a rete, Gaetano Cognata, ha raccomandato ieri ai saccensi "di fare un uso estremamente parsimonioso dell'acqua, soprattutto in questi giorni". I carabinieri hanno avviato un'indagine su quanto accaduto e informato subito la procura della Repubblica. Il procedimento, attualmente contro ignoti, è per furto aggravato, un reato più grave rispetto al danneggiamento. Le indagini dei militari privilegiano la pista del furto di rame come il principale obiettivo di chi è entrato in azione, nottetempo, in contrada Carboy. Ad agire, come sottolinea Barrovecchio, sono state, comunque, «mani esperte, gente che si è mossa con assoluta padronanza tecnica nel colpir». E l'ufficio stampa del gestore idrico aggiunge: «Purtroppo non si tratta di un caso isolato. Ad ogni buon fine, i tecnici in queste ore, stanno lavorando alacremente - conclude la società - per evitare che gli utenti della città di Sciacca subiscano disservizi nei turni di erogazione dell'acqua».

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