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Piscina, il Comune di Racalmuto
rischia di perdere il finanziamento

RACALMUTO. Il Comune rischia di perdere tre milioni 200 mila euro. Si tratta dei due finanziamenti - uno del ministero degli Interni, l'altro del ministero dell'Ambiente - per il completamento della piscina di via Filippo Villa e per la costruzione della centrale bio-masse. Il sindaco Emilio Messana e l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Alessi sono "corsi" a Roma per cercare di capire e, soprattutto, tentare di salvare il salvabile. «Nel luglio del 2012, la commissione straordinaria ha firmato il protocollo di legalità con il ministero dell'Interno, dei Beni Culturali e della Pubblica Istruzione. Le azioni previste - spiega il sindaco Emilio Messana - individuavano alcune opere da realizzare per un valore complessivo di 1.200.000 euro: un centro sportivo polivalente, la messa in sicurezza del teatro Regina Margherita, il completamento della piscina di via Filippo Villa, l'impianto di video sorveglianza. I finanziamenti sono a disposizione del nostro Comune dal gennaio 2013.
L'impianto di video sorveglianza - entra nel merito Messana - risulta appaltato da poche settimane, il teatro è stato completato i primi di luglio, il centro sportivo polivalente si è smarrito dietro una progettazione infelice ed irrealizzabile». Il centro doveva ospitare squadre sportive per favorire la socializzazione. «Inizialmente viene ubicato nel campo sportivo La Mantia, al posto del campetto di tennis. Ma il progetto non entra in quello spazio e viene bocciato. A questo punto il centro sportivo viene piazzato al centro del campo sportivo. Nella testa del progettista - spiega il sindaco - per fare il centro sportivo polivalente si doveva sacrificare l'intero campo sportivo. Il progetto sfuma. Il completamento della piscina vede il disciplinare d'incarico al progettista approvato la settimana scorsa. Il procedimento per la scelta del progettista è stato contestato dal Ministero, infine si è ricorso all'affidamento diretto. Il Viminale ci ha informato che il completamento della piscina deve chiudesi entro marzo 2015, pena il "definanziamento". Se non chiudiamo per quella data, dovremo restituire tutto il finanziamento. Se con i tempi non ce la potremo fare, è più prudente rinunciare al finanziamento». C.R.

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