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Licata, malore alla Mollarella: un giovane è in coma

AGRIGENTO. E’ Licata, certamente, la città nella quale a ferragosto si sono registrati gli incidenti più gravi. In un caso c’entra l’abuso di alcol, nell’altro no. Intorno all’1 del mattino del 15 agosto i volontari della Guardia costiera ausiliaria e gli operatori del 118 hanno soccorso un ragazzo di appena 16 anni che è arrivato ad un passo dal coma etilico. Il giovane si trovava sulla spiaggia di Mollarella. E’ stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso del San Gioacomo d’Altopasso e qui i medici hanno prestato le cure del caso. E’ stato ricoverato, ma sarà presto dimesso. Ben più gravi, invece, le condizioni di un licatese di 21 anni, colpito da malore intorno alle 3.30 del mattino, mentre era sulla spiaggia di Mollarella. Stavolta l’assunzione di alcol o droghe non c’entrano nulla. Secondo la ricostruzione dei presenti il ragazzo ha iniziato a vomitare e poi si è accasciato al suolo, privo di sensi. Gli operatori del 118 lo hanno rianimato sul posto, poi lo hanno trasferito al pronto soccorso dove è stato stabilizato. Alle 8 del mattino del 15 agosto il giovane è stato trasferito al Vittorio Emanuele di Gela, dove è stato ricoverato, in coma, in Rianimazione. I medici si sono riservati la prognosi sulla vita. Ma sono anche numerosi altri i soccorsi eseguiti di notte. Il 15 mattina, invece, sulla spiaggia della Playa i bagnini della Guardia costiera ausiliaria hanno restituito ai familiari due bambine di 4 e 5 anni che si erano smarrite. Sul fronte dei soccorsi in mare, momenti di paura la mattina del 15 agosto sulla spiaggia di San Leone dove a circa 500 metri dalla costa nello specchio acqueo antistante lo stabilimento balneare gestito dalla Polizia di Stato, l'equipaggio della motovedetta dei carabinieri ha soccorso un bagnante che si era allontanato dal bagnasciuga con un materassino in gomma. L'uomo - Z.B. cittadino tunisino abitante a Canicattì - dopo l'allarme lanciato dai familiari è stato ritrovato a mare impaurito e in evidente stato di agitazione per la difficoltà a ritornare a riva. Ecco, invece, il bilancio dell'operazione "Mare Sicuro 2014" della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Porto Empedocle guidata dal capitano di fregata Massimo Di Marco nella giurisdizione del circondario marittimo comprendente i comuni costieri di Ribera, Cattolica Eraclea, Montallegro, Siculiana, Realmonte, Porto Empedocle e Agrigento nel periodo che va dal 23 giugno al 15 agosto. Sono stati impiegati a turno nell'operazione: 40 militari, 4 motovedette , un gommone litoraneo, 4 mezzi terrestri. Controlli effettuati: 660 (117 in materia di pesca, 112 di nautica da diporto, 151 di navigazione da traffico, 67 in tema di ambiente, 75 in tema di demanio marittimo, altri controlli 128). Sanzioni amministrative elevate: 94 (40 per violazioni in tema di Codice della Navigazione, 10 per navigazione da diporto, 7 per pesca marittima, 6 per violazioni alla vigente ordinanza balneare, 31 per altre violazioni). Le persone denunciate per reati penali alla procura della Repubblica di Agrigento sono 8, di cui 7 per abusiva occupazione demaniale e una per inquinamento ambientale). Diversi i soccorsi effettuati: da un natante da diporto di bandiera maltese con motore in avaria a un traghetto di linea per evacuazione medica di un migrante in gravi condizioni di salute. Sei le persone soccorse o assistite tra diportisti e bagnanti.

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