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Asilo di Canicattì, locali pronti
ma il servizio non parte

CANICATTI'. A diversi mesi dall’inizio dei lavori di sistemazione e manutenzione eseguiti da operai comunali e ad oltre un anno e mezzo dall’espletamento della gara d’appalto con la quale si era giunti all’affidamento in gestione della struttura ad una associazione temporanea di scopo, si è concluso l’iter burocratico che vede coinvolto l’asilo comunale di via Nazionale. Ma per vedere finalmente aperta ed operativa la struttura ancora non sembra essere giunto il tempo, il tutto a discapito delle tante famiglie che potrebbero beneficiare dell’importante servizio.
Nei giorni scorsi sono stati ultimati gli interventi di adeguamento, a totale carico del comune, necessari per rendere agibile e funzionale la struttura che si trovava, a causa del lungo periodo di inattività, in cattivo stato di conservazione a livello strutturale. Ultimata questa fase il comune ha proceduto alla consegna ufficiale dei locali ai rappresentanti dell’associazione temporanea di scopo, costituita tra la cooperativa sociale ”Assistenza” di Grotte e la cooperativa sociale ”Oasi” di Ravanusa. Nonostante sia stato compiuto questo passaggio ufficiale la situazione dell’asilo di via Nazionale è ben lontana dalla sua positiva soluzione. Infatti la struttura è lasciata nel più totale abbandono e nessuno dei responsabili delle due cooperative sociali che hanno in gestione il servizio ha manifestato il proprio interessamento ad avviare l’attività. La stessa ATS gestisce già da qualche mese l’altro asilo comunale, quello di via Monsignor Ficarra.
L’amministrazione comunale, infatti, per rendere più appetibile la partecipazione alla gara d’appalto per gestire le due strutture aveva previsto un unico bando stabilendo per i due asili un conveniente canone di locazione annuo che per quello di via Nazionale ammonta a circa diecimila euro. «Il comune ha ultimato gli interventi di sua competenza - ha spiegato l’assessore comunale ai Servizi Sociali Calogero Capobianco - consegnando i locali alle due cooperative sociali. Da questo momento la responsabilità passa tutta nelle mani delle stesse associazioni che hanno l’obbligo di far funzionare la struttura. Vigileremo affinchè ciò possa avvenire in tempi rapidi, considerato anche il fatto che siamo in un periodo dell’anno particolare. Ma dal prossimo mese di settembre - ha concluso l’assessore Capobianco - non dovrebbero esserci particolari problemi per dare avvio al servizio anche perchè una volta consegnati i locali scattano per i gestori tutti gli obblighi previsti nel contratto, tra i quali quello del pagamento del canone d’affitto mensile». La struttura di via Nazionale potrebbe arrivare ad ospitare fino a 120 bambini di età compresa tra zero e tre anni.

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