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Favara, dal Consiglio preoccupazioni sul rischio crolli: «Verifiche sulle condizioni di scuole ed edifici pubblici»

FAVARA. Hanno sollevato un polverone di polemiche e interrogativi le dimissioni dell'ingegnere Francesco Bellavia da dirigente del dipartimento che si occupa del recupero del centro storico, dell'arredo urbano, dell'igiene ambientale e di tanti altri servizi di minore entità. A far preoccupare sono state soprattutto le motivazioni che lo hanno spinto a tale gesto non potendo garantire, con i mezzi e il personale di cui dispone, la pubblica incolumità in un centro storico dove tutto è a rischio. Le preoccupazioni di Bellavia sono state fatte proprie dal consigliere comunale Giacomo Distefano che ieri ha presentato un'interrogazione al sindaco convinto che la spietata analisi fatta dal funzionario comunale non può cadere nel vuoto per le gravi implicazioni che può avere su un territorio strutturalmente debole tanto che ancora si piangono le sorelline Bellavia uccise 4 anni fa dal crollo della loro abitazione in via del Carmine.
«Bellavia - dice Distefano - oltre a evidenziare la precarietà riscontrata negli edifici del centro storico, segna con la matita blu quasi tutti gli edifici pubblici comunali, scuole comprese, facendo scoprire una realtà a dir poco allarmante. E ancora più grave e preoccupante risulta la precarietà, sia sotto il profilo strutturale che di impianti, delle scuole che dovrebbero essere, invece, il luogo più sicuro per i nostri bambini».
Alla luce di ciò, ha chiesto all'amministrazione comunale di relazionare e, soprattutto, in modo celere sulla reale idoneità delle scuole locali e di tutti gli uffici comunali in modo da potere rassicurare e garantire la pubblica incolumità agli studenti e a quanti giornalmente frequentano gli edifici pubblici.
«Si chiede a me - dice il sindaco Rosario Manganella - come risolvere problematiche che si trascinano da decenni senza che alcuno, nel passato, abbia mosso un dito. Posso solo far notare che i sindaci, come gli assessori e i consiglieri passano, mentre i funzionari restano. Ritengo che soprattutto questi ultimi avrebbero dovuto avere l'accortezza di trovare le soluzioni più appropriate visto che alla classe politica sono solo demandati atti di indirizzo». Sta di fatto che la situazione nel centro storico è veramente critica. Né ci sono possibilità di interventi essendo le casse del Comune in profondo rosso.

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