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Agrigento, procollo d'intesa tra Prefettura e Confindustria contro la concorrenza sleale

AGRIGENTO. Più legalità e rispetto delle regole per contrastare la concorrenza sleale. È questo il filo conduttore di Confindustria Centro Sicilia, che ieri ad Agrigento ha siglato un nuovo protocollo d'intesa con la Prefettura.
«Un documento che non nasce in maniera casuale, ma è figlio del protocollo di legalità firmato a livello nazionale dal ministro dell'Interno», ha sottolineato il Prefetto della città dei templi Nicola Diomede.
«Grazie a questo accordo - ha aggiunto - sarà più facile riuscire a tenere lontano chi, in maniera subdola, cerca di accaparrarsi risorse pubbliche. A chi briga contro la legalità - sottolinea Diomede - diciamo chiaramente che qui si fa sul serio».
A sottoscrivere l'accordo con il Prefetto, il delegato per la legalità di Confindustria, Antonello Montante e Antonio Siracusa, delegato di Confindustria Centro Sicilia per Agrigento.
«Non siamo qui per fare passerella ma per sottoscrivere un documento molto importante per aiutare gli imprenditori agrigentini», ha detto Montante, nel corso del suo intervento, poco prima della sottoscrizione dell'accordo alla presenza del Presidente del Tribunale di Agrigento Luigi D'Angelo, del Questore Mario Finocchiaro, del Comandante provinciale dei Carabinieri Riccardo Sciuto, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e di diversi imprenditori locali.
«Confindustria negli anni si è dotata di un codice etico serio e rigoroso - ha aggiunto l'esponente di Confindustria - e la firma di oggi arriva al termine di un percorso lungo e di un dialogo costante instaurato, a livello nazionale, con il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Tutte le prefetture e le associazioni territoriali che sottoscriveranno questo protocollo - ha continuato - potranno attuarlo garantendo tempi più celeri per il rilascio della documentazione antimafia».
L'intesa, infatti, prevede che le imprese aderenti possano chiedere la documentazione antimafia riguardante i propri partner commerciali e l'iscrizione nella white list della Prefettura attraverso Confindustria Centro Sicilia. Il protocollo rappresenta inoltre una delle misure qualificanti del progetto PON Sicurezza, "Caltanissetta e Caserta sicure e moderne", gestito da Confindustria Centro Sicilia per creare una rete di tutela per le imprese siciliane dalle pressioni criminali, dal racket e dall'usura.
«Questo protocollo - ha aggiunto Antonio Siracusa - va ad incidere non solo nei rapporti con la pubblica amministrazione, ma anche in quelli tra privati, poiché le aziende, tramite Confindustria, potranno richiedere le certificazioni antimafia e valutare i propri fornitori e subappaltatori in base al possesso di requisiti non solo tecnici ed economici, ma anche etici». Presente anche il vicepresidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro: «Quello di oggi - ha detto - è un ulteriore passo verso la normalità. Abbiamo il dovere - ha aggiunto - di escludere coloro i quali non sono normali».
Ed Antonello Montante, Presidente di Confindustria ha aggiunto: «Ribadisco che oggi non siamo qui per fare una passerella. Questa attività e' molto importante perché chi crea concorrenza sleale distorce il mercato». La legalità conviene a tutti insomma. Soprattutto alle imprese che operano in un mercato di libera concorrenza e non vogliono vedersi "fare le scarpe", da chi in barba alle regole utilizza "corsie preferenziali" e pretende di mettere le mani su grossi appalti senza attenersi al codice etico imposto dall'Unione degli industriali. In Prefettura hanno partecipato all'incontro anche il magistrato Morrone del Tribunale di Sciacca e l'ex assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi.

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