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Abusivismo da record a Licata, sigilli a un edificio

LICATA. Abusivismo edilizio a livelli da record. Ieri gli agenti della polizia municipale, coordinati dal comandante Giovanna Incorvaia, hanno sequestrato un altro fabbricato abusivo e così il numero degli immobili ai quali sono stati apposti i sigilli sale a quattro in appena otto giorni. La media, che per certi versi ha dell’incredibile, è di un sequestro ogni due giorni. Ciò a testimonianza del fatto che malgrado gli sforzi prodotti dalle forze dell’ordine, dal Comune e da tutti gli altri organismi interessati al fenomeno, non si riesce a porre un freno al “cemento selvaggio” che, anzi, con il passare dei mesi fa registrare un aumento.
Ieri mattina gli agenti della “Sezione Edilizia” della polizia municipale, nel corso di un’operazione di monitoraggio del territorio organizzata proprio per reprimere l’abusivismo edilizio, hanno eseguito un controllo nel quartiere Marina, nel cuore del centro storico. Qui, secondo quanto annunciato nella tarda mattinata, hanno scoperto delle violazioni edilizie. In pratica, secondo i caschi bianchi, delle modifiche ad uno stabile erano state eseguite senza che fossero state, in precedenza, autorizzate dal Comune. Constatato che gli interventi edilizi erano stati effettuati in assenza di concessione edilizia, gli agenti della polizia municipale hanno provveduto ad apporre i sigilli all’edificio in questione. Hanno identificato i proprietari, marito e moglie entrambi di Licata, e li hanno denunciati a piede libero per violazioni della legge sull’edilizia. I due, in pratica, sono stati iscritti nel registro degli indagati.
I vigili urbani hanno apposto i sigilli dell’autorità giudiziaria all’immobile in questione ed hanno avvertito i titolari che non potranno riprendere la costruzione, pena una nuova segnalazione ai magistrati della procura della Repubblica di Agrigento, stavolta per violazione dei sigilli.
Con quelle di ieri sale ad otto il numero delle persone denunciate, in altrettanti giorni, per costruzione abusiva. Ognuno degli immobili sequestrati dai vigili urbani aveva due proprietari, e tutti sono chiamati a rispondere di abusivismo edilizio.
Come è noto dall’inizio dell’anno sono numerose decine le ordinanze di demolizione firmate dal dipartimento Urbanistica, Gestione del Territorio e Lavori Pubblici del Comune. I provvedimenti sono stati emessi nei confronti di quanti hanno costruito senza licenza in zone in cui il vincolo di inedificabilità è assoluto. In questi casi, infatti, le costruzioni realizzate senza permesso non possono ottenere una concessione edilizia in sanatoria. L’Urbanistica, dunque, invia l’ingiunzione di demolizione ai proprietari. Questi ultimi, una volta ricevuta la notifica del provvedimento, hanno novanta giorni di tempo per demolire quanto costruito in assenza di permesso. Se non lo fanno gli edifici vengono acquisiti al patrimonio del Comune ed a quest’ultimo ente passa l’onere di abbattere lo stabile abusivo.

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