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Sciacca, Legambiente: «L’area dello Stazzone è inquinata»

SCIACCA. La carica batterica rilevata dagli accertamenti di Goletta Verde allo Stazzone è stata superiore del doppio rispetto al limite consentito dalla legge. L'accertamento è stato eseguito alla foce del torrente Cansalamone. Lo hanno reso noto ieri mattina gli operatori di Legambiente e questo evidenzia che i problemi di inquinamento in questo tratto del litorale saccense non sono certo risolti anche se, recentemente, sono stati effettuati ulteriori lavori. «Il 60 per cento dei punti campionati in Sicilia - dice Serena Carpentieri, portavoce di Goletta Verde - sono fuori dai limiti di legge per le cariche batteriologiche. Anche il punto rilevato a Sciacca è emerso fortemente inquinato. Abbiamo prelevato un campione alla foce del torrente Cansalamone, in località Stazzone. Complessivamente la situazione è molto negativa anche perché in quel punto sfociano le acque che arrivano dal depuratore che, evidentemente, deve avere dei problemi altrimenti non avremmo riscontrato questi dati». Goletta Verde si propone di tornare a Sciacca. «Ci proponiamo di tenere tutto l'anno sotto osservazione le vicende che riguardano il mare e le coste - aggiunge Serena Carpentieri - e invieremo dei report più dettagliati alle autorità competenti perchè il nostro lavoro è finalizzato anche ad individuare quali sono i problemi e contribuire a risolverli». Per l'assessore comunale ai Servizi a rete, Gaetano Cognato, «in questo momento la rete fognante del Comune di Sciacca non copre tutto il territorio. I problemi di depurazione troveranno soluzione completa solo quando la rete fognante sarà completata. La situazione è migliorata rispetto al passato, visto che buona parte del territorio viene servita dalla rete fognaria - conclude Cognata - ma i problemi non sono ancora pienamente risolti e dunque questi dati non mi sorprendono».

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