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Ripescaggio in Lega Pro dell'Akragas, un’intera città con il fiato sospeso

AGRIGENTO. Un'intera città col fiato sospeso e probabilmente l'attesa è destinata a prolungarsi per altre due settimane. Per sapere se l'Akragas sarà ripescata in lega pro ci vorrà ancora tempo. Ma la data di domani sarà molto significativa perché il consiglio federale comunicherà l'elenco delle squadre ammesse al prossimo campionato di lega pro. In base ai posti lasciati vacanti il club agrigentino saprà se potrà inserirsi per completare gli organici della nuova terza serie unica. "Al momento - dice il presidente Silvio Alessi - l'unica certezza è che ci sono due posti liberi e difficilmente, se le cose dovessero essere confermate per come sono adesso, potremmo essere ripescati. Bisogna però attendere le decisioni della Covisoc e del consiglio federale". Al momento ci sono due soli posti sicuri. Sono quelli lasciati liberi dalla Nocerina, radiata prima che finisse il campionato, e dal Padova che non ha rispettato il termine di martedì alle 19 per regolarizzare la propria posizione e, dopo 104 anni di storia, scomparirà dal panorama calcistico. "In base ai regolamenti federali - spiega Alessi - in questo momento sarebbero ripescate due squadre. Una la prenderebbero dalla lega pro e l'altra sarebbe la Correggese. A noi risulta che gli emiliani siano intenzionati a chiedere il ripescaggio e stanno già lavorando in questa direzione anche per trovare uno stadio a norma che potrebbe essere quello di Carpi che dista pochi chilometri". Qualcuno aveva ipotizzato che il fallimento del Siena, in serie B, avrebbe costretto la federazione a ripescare il Novara e quindi si sarebbe creato un altro posto in terza serie. Ma non sarà sicuramente così. È pressoché certo che, invece, la serie cadetta sarà composta da ventuno squadre anziché ventidue con una sosta settimanale a turno. Probabilmente neanche in caso di secondo fallimento ci sarebbero stati dei ripescaggi ma si sarebbe solo anticipato il progetto di riduzione del format a venti squadre. La speranza, allora, è che la Covisoc bocci la documentazione finanziaria dei club che hanno rischiato di fallire. L'organo ispettivo della lega deve verificare una serie di requisiti che vanno dai bilanci, alle pendenze tributarie, contributive e retributive. Non è quindi scontato che tutte le squadre che hanno presentato documentazione finanziaria e fideiussione abbiano il via libera per iscriversi in lega pro. Sarà il consiglio federale di domani mattina a deliberare le ammesse e le escluse. "Per essere virtualmente certi di essere ripescati - spiega Alessi - il consiglio deve escluderne almeno altre due. Altrimenti si fa dura". Nel mirino, in particolare, le posizioni di Reggina, Grosseto e Viareggio. L'Akragas nella graduatoria mista, composta da club che sono retrocessi dalla lega pro e hanno disputato i play off di serie D, è quarta ma la lega procederà a ripescare con il criterio "alternato". Di conseguenza se dovrà ripescarne due ne prenderà una dalla lega pro e una dalla serie D attingendo alle due separate graduatorie. L'eventuale rinuncia di una retrocessa dalla vecchia C non farà scorrere nella graduatoria mista ma solo in quella autonoma delle retrocesse dalla lega pro. Allo stesso modo se la Correggese non dovesse essere ammessa (la rinuncia sembra da escludere) l'Akragas balzerebbe al secondo posto rispetto al quarto della classifica mista. "Attendiamo con fiducia, - precisa Alessi - anche se onestamente se pensiamo alle otto esclusioni in lega pro della scorsa stagione ci aspettavamo molto di più.

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