Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Dedalo Ambiente, netturbini di Licata senza stipendio: stop alla raccolta

LICATA. La Dedalo Ambiente non paga gli stipendi ed i sindacati proclamano lo sciopero dei lavoratori.
Il 12 di luglio, secondo quanto stabilito dalle segreterie generali, della funzione pubblica, di Cgil, Cisl e Uil, gli operatori ecologici incroceranno le braccia. Non sarà garantita alcuna raccolta a Licata, Canicattì, Palma di Montechiaro, Naro, Camastra, Campobello di Licata e Ravanusa. All’origine dello sciopero c’è il fatto che l’Ato Ag3 non ha ancora garantito al proprio personale la liquidazione dello stipendio dello scorso mese di giugno e della quattordicesima mensilità. Oltre al giorno di sciopero le organizzazioni sindacali hanno proclamato anche quattro giornate di astensione dal lavoro straordinario. Di fatto, dunque, a metà luglio la raccolta e lo smaltimento di rifiuti nei sette Comuni dell’autorità territoriale d’ambito saranno paralizzate. Con tutto ciò che, in questo periodo dell’anno, una simile situazione può provocare. Dal canto loro i vertici della Dedalo Ambiente stanno correndo ai ripari. Ieri i commissari straordinari Antonino Lo Brutto ed Antonio Morreale, ed il commissario liquidatore Rosario Miceli, hanno scritto alle organizzazioni sindacali chiedendo la revoca dello sciopero. Al momento la liquidazione della mensilità di giugno non può ancora avvenire, ma i commissari hanno annunciato di “avere avviato il pagamento di un congruo acconto della quattordicesima mensilità ai lavoratori dipendenti della Dedalo Ambiente. Non appena i Comuni soci verseranno quanto dovuto alla gestione commissariale si procederà a versare le restanti spettanze”. E’ sulla scorta di queste assicurazioni che è stato chiesto ai sindacati di revocare lo sciopero. Ora è attesa la replica di Cgil, Cisl e Uil.Intanto non si arresta il gravissimo fenomeno dei roghi di cassonetti dei rifiuti. Nella sola notte tra lunedì e martedì, secondo quanto annunciato ieri dal commissario liquidatore dell’Ato Ag3, Rosario Miceli, il fuoco ne ha distrutti ben tredici. I piromani stavolta hanno agito nei quartieri Sette Spade ed Oltreponte. “Purtroppo – è il commento di Miceli – pare non ci sia soluzione per arginare i roghi dei cassonetti della spazzatura. I piromani continuano a provocare danni ingentissimi alla nostra azienda e, di conseguenza, ai Comuni soci ed ai cittadini. Anche oggi (ieri ndr) abbiamo presentato ai carabinieri una denuncia sull’accaduto. Ribadisco quanto detto in altre occasioni: siamo pronti a concedere una ricompensa a quanti, anche in forma anonima, saranno in grado di darci informazioni attendibili sugli autori degli incendi”.

Caricamento commenti

Commenta la notizia