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Agrigento: sanità, gli operatori al prefetto: «Interceda con Regione e azienda»

AGRIGENTO. Iniziato il conto alla rovescia per l'insediamento del nuovo direttore generale che dovrebbe arrivare i primi giorni di luglio, all'Asp 1 di Agrigento, l'attenzione rimane puntata sulla carenza di personale che oltre ad alimentare malumori e proteste, aumenta il rischio clinico per i pazienti che fanno i conti con reparti pieni di malati e quasi svuotati di personale. I numeri parlano chiaro: sono oltre 500 i posti che non vengono riempiti e lo scaricabarile sulle responsabilità è ormai un leit motive a cui si è tristemente abituati. E per protestare contro la carenza di personale, ieri mattina, davanti la prefettura, diverse decine di operatori della sanità, hanno dato vita ad un sit – in organizzato da Cgil, Cisl e Uil di categoria chiedendo anche un incontro al prefetto Nicola Diomede cui avevano scritto un'articolata lettera chiedendo un intervento verso il governo regionale e l'Azienda sanitaria.«Il vuoto di oltre 500 unità – spiegano i segretari Alfonso Buscemi, Giovanni Farruggia e Fabrizio Danile – nel tempo è stato colmato con contratti a tempo determinato ma da circa due mesi, questi stessi contratti non vengono neanche rinnovati sia al personale medico, infermieristico e di supporto alle attività assistenziali, determinando una contrazione dell'assistenza sanitaria aggravata dalle ormai prossime ferie estive, esponendo tutto il personale ad uno stress psico fisico non indifferente”. E i sindacati hanno ricordato al prefetto come, questo stato di cose, che ognuno dice sia colpa di qualcun altro, pregiudica il rispetto dei livelli essenziali di assistenza con possibili gravi ripercussioni nell'assistenza sanitaria negli ospeali e nelle strutture sul territorio». A.M.M.

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