Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Ospedale di Sciacca, arriverà un solo anestesista

SCIACCA. Arriverà un solo anestesista al Giovanni Paolo II. In due hanno accettato l'incarico, a tempo determinato, dall'Asp di Agrigento e uno verrà mandato a Sciacca. La situazione non migliorerà di molto visto che attualmente sono in servizio 16 anestesisti su un organico su un organico di 23 e comunque, secondo quanto rileva il direttore dell'unità operativa, Ninni Pacifico, non consentirà la riapertura della Camera Iperbarica che da lunedì scorso assicura soltanto le emergenze.
A Sciacca erano attesi tre anestesisti. "Noi stiamo facendo il possibile - dice il direttore sanitario dell'Asp, Emanuele Cassarà - ma visto che solo due hanno accettato l'incarico e che c'è carenza pure in altri ospedali l'unica possibilità è di chiedere ad anestesisti di altre Asp la disponibilità ad effettuare ore aggiuntive a Sciacca. Ed è quello che faremo". Al momento, dunque, la criticità resta e viene assicurata una seduta ospedaliera al giorno. Il direttore dell'unità operativa Pacifico era stato convocato per questa mattina dal direttore sanitario del Giovanni Paolo II, Gaetano Migliazzo, per rivedere l'attività da svolgere alla luce dell'atteso arrivo di tre anestesisti, ma adesso, con una sola unità, i margini sono assai limitati. E, tra l'altro, incombe, ormai, il periodo delle ferie estive e l'attuale carenza d'organico potrebbe costringere il personale medico a rimanere in attività. Intanto, è intervenuto il presidente regionale della Aaroi Emac, l'associazione Anestesisti rianimatori, Emanuele Scarpuzza, per replicare alla nota della direzione dell'Asp di Agrigento, di martedì scorso, che, dopo lo stop all'attività della Camera iperbarica, aveva "stigmatizzato fortemente l'atteggiamento dei dirigenti medici". Scarpuzza sottolinea che "per garantire la continuità assistenziale e le emergenze a tutela della vita dei cittadini, sia nelle sale operatorie, sia in rianimazione, gli anestesisti-rianimatori di Sciacca hanno effettuato turni superiori al debito orario istituzionale contrattualmente dovuto e non hanno potuto usufruire delle ferie maturate (in media ogni anestesista-rianimatore ha 70-80 giorni di ferie arretrate). Non hanno altresì potuto partecipare - continua - per esigenze di servizio, agli aggiornamenti obbligatori previsti dalle norme attuali, dimostrando grande professionalità e grandissimo senso del dovere". E così Scarpuzza invita la direzione dell'Asp "a rivedere il giudizio espresso". Intanto, è attesa la convocazione di una seduta del consiglio comunale al Giovanni Paolo II. E' stata chiesta dai consiglieri comunali che hanno approvato, all'unanimità, un documento. Il presidente, Calogero Bono, attende la disponibilità della direzione dell'ospedale per effettuare la convocazione. Questa mattina, al Giovanni Paolo II, tornerà a riunirsi la commissione consiliare Sanità del Comune.
"Quanto sta accadendo - dice il consigliere Cinzia Deliberto - è sempre più preoccupante e rende necessaria una vera e propria mobilitazione, senza bandiere politiche, in favore dell'ospedale di Sciacca". La commissione del Comune di Sciacca ha coinvolto nelle iniziative anche amministratori e consiglieri di altri comuni del distretto sanitario saccense.

Caricamento commenti

Commenta la notizia