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Ribera, frana di via Tevere: affidati i lavori di bonifica

RIBERA. E’ stato affidato presso l’assessorato comunale ai lavori pubblici il cottimo fiduciario per la realizzazione dei lavori necessari per mettere in sicurezza una zona, quella di via Tevere, sita poco sotto il cimitero comunale nella parte alta della città, e nella quale circa venti anni fa si è registrato un movimento franoso che ha portato allo sgombero di numerose palazzine. L’Amministrazione comunale per questio tipo di intervento aveva destinato una somma di 15 mila euro, che sarà presto utilizzata, secondo quanto assicurato ieri dall’assessore ai lavori pubblici Tommaso Pedalino, per eliminare alcuni problemi che con il passare degli anni si sono presentati e che sono stati evidenziati una quindicina di giorni fa da numerosi residenti del quartiere preoccupati per le condizioni di degrado che si registrano. La zona sita tra le vie Tevere e Isonzo, soprattutto, ha fatto registrare la presenza di numerosi extracomunitari o viandanti occasionali, che, a rischio di farsi anche male e non potendo disporre di alcunn servizio nè fognario nè elettrico, visto che le case sono state abbandonate dagli originari residenti, che si sono trasferiti altrove dopo l’evento franoso avvenuto nel febbraio del 1994, erano soliti introdursi negli immobili rompendo porte e abbattendo addirittura anche qualche muro per trovare un alloggio dove potere trascorrere la notte. Tutto questo ha portato ad una condizione, anche dal punto di vista igienico-sanitaria, alquanto ”pesante”: molti rifiuti restano accatastati dentro gli alloggi di fortuna e molti restano abbandonati per strada e sui marciapiedi soprattutto di via Tevere, strada nella quale il movimento franoso, con l’apertura di una grande buca allora, è stato più evidente. Oltre alle condizioni di degrado si sono registrati anche alcuni incendi dentro e fuori le abitazioni, che solo per miracolo, in alcuni casi non si sono chiusi tragicamente per qualche occasionale inquilino. Da quì la necessità di recintare meglio tutta la zona realizzando un muro di cinta, che sostituisca l’attuale rete metallica che viene facilmente violata, e avviando la bonifica di tutto il sito per evitare problemi di carattere igienico sanitario. Per quanto riguarda la recinzione - secono i dati forniti in assessorato - presto la ditta locale aggiudicataria del cottimo fiduciario si metterà al lavoro per far sì che nessuno possa passare. Per l’eliminazione dei rifiuti ci vorrà qualche giorno in più dovendo essere pianificato l’intervento con gli operatori della Sogeir di Sciacca.

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