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Licata, «Discariche in periferia»: presentato esposto in Procura

Denuncia di «A testa alta». Secondo gli iscritti all’associazione i rifiuti speciali vengono depositati tra la trazzera Piazza Armerina e la strada comunale Marcotto

AGRIGENTO. “Parte della periferia cittadina è invasa da discariche abusive di rifiuti speciali e pericolosi”.
La denuncia è di “A testa alta”, l’associazione presieduta da Antonino Catania, che ieri ha diffidato il sindaco a rimuovere i rifiuti ed ha inviato un esposto alla procura della Repubblica di Agrigento.
“In ben determinate aree del territorio di Licata si verificano quotidianamente – scrive “A testa alta” - fenomeni di abbandono incontrollato di rifiuti speciali pericolosi, oltre che di inerti derivanti da attività di scavo e demolizione edile. La presenza di tali rifiuti è stata accertata e documentata dalla nostra associazione, dopo diversi sopralluoghi, a seguito dei quali è stata inviata una formale diffida al sindaco del Comune di Licata per invitarlo a provvedere alla rimozione dei rifiuti, e all’adozione di tutti i provvedimenti necessari ai fini del ripristino di adeguate condizioni ambientali nell’area, oggetto di un primo dossier fotografico che abbiamo realizzato”.
Secondo “A testa alta” “l’area in questione, molto vasta, raffigurata in una mappa ottenuta attraverso i dati di geo-localizzazione Gps registrati da ciascuna fotografia, è compresa tra la via Trazzera Piazza Armerina e la strada comunale Marcotto, e per un lungo tratto adiacente la strada statale 115”.
“Il dossier presentato da “A testa alta” documenta – aggiunge l’associazione - anche ingenti quantitativi di materiale contenente amianto degradato e friabile, con conseguente pericolo per tutta la popolazione e non solo per i residenti nelle aree limitrofe, poiché – si legge nella diffida - la più debole azione meccanica o semplicemente quella del vento è in grado di liberare un gran numero di fibre cancerogene e causare quindi notevoli inquinamenti dell’aria”.
Copia dell’esposto “è stata inviata anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, alla quale l’associazione ha chiesto di valutare – conclude “A testa alta” - l’ipotesi di perseguire penalmente, previa individuazione, i responsabili del ripetuto e definitivo abbandono dei rifiuti in questione e del degrado ambientale in cui versa la zona oggetto del dossier, con richiesta di condanna degli stessi, oltre che per il reato di abbandono di rifiuti, anche per quelli (più gravi) di attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti non autorizzata e di discarica abusiva destinata allo smaltimento di rifiuti pericolosi”.
In effetti le discariche abusive non sono, purtroppo, rare nella periferia della città. Ma alcune si trovano anche nella zona collinare. All’inizio della strada comunale Montagna, per esempio, sono ben visibili cumuli di resti di materiale da costruzione. Poche centinaia di metri dopo, in contrada Monserrato, diverse vasche di amianto, ed altro materiale, sono stati abbandonati sui bordi della strada ormai da mesi, ma nessuno ha provveduto a rimuoverli, malgrado le reiterate proteste dei residenti.

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