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Favara, comune "a secco": impiegati senza stipendio

FAVARA. Avrebbero dovuto ricevere una busta paga più pesante in virtù del decreto del governo Renzi che prevede un bonus di 80 euro a vantaggio dei lavoratori dipendenti invece, paradossalmente, non hanno percepito nemmeno lo stipendio di maggio. Una vera beffa per gli impiegati comunali, sia quelli di ruolo che a tempo determinato (i cosiddetti "precari"), che fino a ieri, 3 giugno, non avevano avuto accreditato nemmeno un euro degli emolumenti maturati nel mese scorso. La vicenda potrebbe sbloccarsi questa mattina avendo fatto sapere gli uffici che elaborano le buste paga e preparano i mandati per la banca Montepaschi di Siena, che svolge il ruolo di tesoriere dell'ente locale, che tutti gli adempimenti sono stati effettuati. Ma solo per i dipendenti a tempo indeterminato mentre per l'esercito di ex articolisti ed ex lsu l'attesa si prolungherà. In ogni caso, per questi ultimi, lo stipendio di maggio sarà una bazzecola perché l'amministrazione comunale non anticiperà più, così come ha fatto da gennaio, le somme che sono a carico della Regione Siciliana. La maggioranza dei 260 precari in forza al Comune percepirà, pertanto, il 20 per cento della quota stipendiale. Un po' meglio andrà per i precari cosiddetti "storici" e per quelli il cui stipendio è finanziato dalla legge regionale n. 21 potendo percepire il 60 per cento degli emolumenti.
Sulla vicenda c'è una nota del segretario del Mgl, il movimento che tutela i precari, Giuseppe Cardenia, il quale riferendo di un incontro con i funzionari della Finanza Locale dell'assessorato regionale alle Autonomie Locali, sostiene che i pagamenti delle mensilità spettanti al personale in servizio con contratto a tempo determinato non sottostanno all'acconto da erogare a titolo di anticipazione. "Tanto meno - commenta Cardenia - questo può condizionare l'ente nel pagamento delle retribuzioni mensilmente maturate dal personale a tempo determinato essendo tenuto a corrispondere senza disparità di trattamento e contestualmente la retribuzione a tutto il personale alle sue dipendenze, indipendentemente dal rapporto contrattuale esistente". Insomma, per il Mgl a decorrere dal primo gennaio 2014 il personale "contrattista" grava per intero sul bilancio dell'ente e non è più destinatario diretto di contributi da parte della Regione Siciliana. "Là dove gli enti hanno operato con distinguo - conclude la nota - riconoscendo la retribuzione solo al personale di ruolo, questi lo hanno fatto avvantaggiando alcuni a discapito di altri, pertanto i responsabili degli uffici preposti sono tenuti a provvedere nel merito, riequilibrando gli scompensi e sanando le disparità di trattamento operate".
La difficoltà di pagare gli stipendi nasce in primo luogo dai mancati trasferimenti ai Comuni da parte della Regione delle risorse necessarie per far funzionare la macchina amministrativa.

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