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Via Tevere a Ribera, presto si bonifica la zona franosa

RIBERA. Dopo anni di abbandono, di degrado, di incendi che hanno interessato alcune delle palazzine abbandonate da tempo dopo la frana avvenuta una ventina di anni fa, nella zona di via Tevere presto sarà avviato un intervento di bonifica, richiesto a gran voce dai residenti soprattutto, preoccupati per le sorti igienico-sanitarie del quartiere. L’Amministrazione comunale ha recuperato, affidandola all’assessorato ai lavoripubblici retto da Tommaso Pedalino, nelle pieghe del bilancio una somma di circa quindicimila euro per questo tipo di intervento e ormai si è arrivati nella fase dell’assegnazione dei lavori ad una delle ditte che ha partecipato al bando fatto nei mesi scorsi. A destare preoccupazione ai residenti soprattutto lo stato di degrado delle palazzine, che, dopo la frana, a seguito di un complesso iter amministrativo sono passate al demanio comunale: con il passare del tempo si è accumulata tra le vie della zona (Arno, Volturno, Po, Tevere e limitrofe site poco sotto il cimitero comunale) una gran mole di rifiuti lasciati da occasionali frequentatori degli alloggi stessi dove in particolare gli extracomunitari di passaggio sono soliti trascorrere la notte. Gli ”inquilini” occasionali riescono a superare le barriere poste (la zona è stata recintata alla meglio), riescono a bucare addirittura le porte che erano state sigillate a seguito anche di un paio di blitz operati dalle forze dell’ordine per fare sgomberare gli alloggi e a dormirvi malgrado nella zona manchi l’energia elettrica, manchino le fognature, manca l’acqua. Si tratta di una situazione che si trascina da molti anni e ancora una soluzione definitiva non è arrivata, mentre nel frattempo si sono ripetuti episodi che hanno destato molta preoccupazione: nei giorni scorsi un giovane tunisinoche aveva trascorso la notte, ad esempio, è stato salvato a seguito dell’intervento del vicino Corpo forestale che ha notato da uno degli alloggi in questione uscire del fumo denso. A provocarlo era stato l’incendio di un materasso a causa deel lancio involontario di un mozzicone di sigharetta accesa. Sul posto si è dovuto registrare l’intervento dei Vigili del fuoco di Sciacca e dei Vigili urbani, oltre che del Corpo forestale, per evitare il peggio. Episodi come questo nel corso degli anni si sono verificati con una certa frequenza. Da qui la richiesta da parte dei residenti di garantire un minimo di pulizia e di servizi per evitare il ripetersi si tituazioni di rischio. L’evento franoso è avvenuto nel febbraio del 1994 quando alla guida dell’Amministrazione comunale c’era il sindaco Giuseppe Di Salvo, tra i primi ad accorrere allora sul luogo del cedimento. Una grossa buca si aprì allora in via Tevere, in una porzione di territorio comunale che era stato realizzato utilizzando in gran parte materiale di diporto. Questo ha fatto sì con il passare degli anni che le condizioni del terreno non fossero ideali, provocando alla fine il rovinoso cedimento. Dopo i vari sopralluoghi gli sgomberi e il passaggio degli alloggi al demano comunale. T.C.

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