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Favara, in Consiglio «irruzione» dei Cinque Stelle

Esposti dei cartelli con la scritta «Interpretate le vostre coscienze» che i vigili urbani hanno cercato di requisire

FAVARA. Sul processo al sindaco, colpevole di avere forzato l'interpretazione delle modifiche apportate nel febbraio scorso al regolamento di polizia mortuaria consentendo il ricongiungimento in una nuova sezione cimiteriale dei suoi suoceri defunti, non è stata emessa alcuna sentenza. I consiglieri comunali, che sulla questione hanno anche scomodato la "Festa della Legalità" cercando di sminuirne il valore, venerdì sera hanno dovuto accusare una battuta d'arresto in quanto, stante al giudizio del segretario Piero Amorosia, l'interpretazione autentica del comma 8 dell'articolo 75 bis del Regolamento di polizia mortuaria sarebbe dovuta passare attraverso l'approvazione di un atto deliberativo. In altre parole, sarebbe occorsa una proposta da inviare all'esame delle commissioni consiliari competenti per arrivare, infine, sul tavolo del responsabile della posizione organizzativa perché potesse esprimere il parere definitivo. E gli atti arrivati in consiglio venerdì sera non erano ammanniti per come richiesto dalla legge. Non è mancato un contenzioso proprio con il segretario comunale che, per telefono, avrebbe dato dei suggerimenti che sarebbero stati sconfessati nel corso della seduta dell'altro ieri sera. Si è, pertanto, aperto un altro lungo dibattito per interpretare la volontà dell'alto burocrate comunale fino a quando dai banchi del pubblico non sono comparsi alcuni manifesti con la scritta "Interpretate le vostre coscienze" che i vigili urbani hanno cercato di requisire. La provocazione è stata organizzata da un gruppo di giovani aderenti al Movimento 5 Stelle. Ficcatosi in un vicolo cieco, il consiglio, su suggerimento del suo presidente Leonardo Pitruzzella, ha accettato di rinviare i lavori al prossimo 27 maggio, due giorni dopo il voto per il rinnovo del parlamento europeo. Per quella data dovrebbe essere predisposto un atto, da sottoporre ai voti dell'assise, con cui procedere all'interpretazione autentica della volontà espressa dal consiglio nella seduta del 6 febbraio. Stante a quanto letto dal capogruppo di Rifondazione comunista, Antonio Palumbo, l'interpretazione da dare al comma 8 dell'art. 75 bis è del seguente tenore: "Nelle sezioni di nuova costruzione è consentito trasferire per ricongiungimento familiare una sola salma per volta (in modo uniforme a quanto già previsto per le vecchie sezioni), questo per consentire ricongiungimenti di salme di persone appena defunte situate nella nuova sezione, con familiari già defunti situati in vecchie sezioni, sempre nel numero massimo del 10% per fila. Viene, pertanto, escluso che si possano estumulare contemporaneamente due salme poste in due diverse sezioni (o anche in una sola comune sezione) e trasferite entrambe nella sezione di nuova costruzione". Quest'ultima indicazione è firmata oltre che da Palumbo, dai consiglieri Antonio Alaimo, Giovanni Bennardo, Salvatore Broccia, Filippo Ceresi, Paolo Dalli Cardillo, Antonio Fallea, Giuseppe Grova, Michele Lombardo, Salvatore Lupo, Rino Scalia, Tania Sgarito e Mariella Vella. Venerdì c'è stato un intervento anche del consigliere Gaetano Caramazza che ha avanzato forti dubbi sulla legittimità della convocazione della seduta a cui il presidente aveva dato corso su invito di 13 inquilini dell'aula "Falcone e Borsellino".

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