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Motopesca, le sanzioni sono in netto aumento a Sciacca

SCIACCA. E' salito a 35 il numero dei natanti ai quali è stata elevata sanzione da 4 mila euro perche impegnati in attività di pesca il primo maggio, giorno festivo. Ulteriori accertamenti sono in corso da parte del Circomare che si è rivolto alla direzione regionale marittima che può svolgere attività di controllo attraverso il sistema dei blu box, che consente la localizzazione dei natanti. A Sciacca sono stati effettuati tutti gli accertamenti possibili attraverso l'esame del giornale di bordo. I marinai erano convinti che anche per il primo maggio fosse in vigore la deroga che aveva consentito l'attività di pesca il 25 aprile. E invece sono stati fermati o controllati già nella giornata del primo maggio e poi nei giorni successi al primo maggio da militari della Capitaneria di Porto. In azione anche la Guardia Costiera con attività svolta a Porto Empedocle ed a Licata. Per qualche giorno armatori e pescatori hanno effettuato un sit-in davanti alla sede del Circomare e bloccato ogni attività di pesca. Poi sono tornati al lavoro perché il ministero per le Politiche agricole sta esaminando la situazione e adesso si lavora per trovare una soluzione. Sono intervenute le federazioni di pesca, l'amministrazione comunale e anche il prefetto, Nicola Diomede. "C'è stata una richiesta da parte delle cooperative di pesca all'amministrazione comunale, al ministero e anche alla prefettura di intervenire su questa vicenda - afferma Calogero Bono, presidente del consiglio comunale e dirigente della cooperativa Madonna del Soccorso - perchè, com'è noto a tutti, i comandanti avranno commesso un errore, ma erano assolutamente in buona fede. Il 25 aprile c'era stata una deroga e tutti pensavano che fosse valida anche per il primo maggio. L'amministrazione si è rivolta al ministero, il prefetto ha dato forza con una sua nota a questa richiesta e adesso sappiamo che ci sono interlocuzioni aperte tra l'amministrazione comunale e il sottosegretario. Ritengo non si possa pensare di sanzionare una parte importante della marineria - aggiunge il presidente del consiglio comunale - anche se non nascondo che la vicenda è particolarmente complessa e non sarà facile trovare una soluzione anche da punto di vista giuridico". Calogero Bono non si sbilancia, però, sui tempi necessari per ottenere una risposta dal ministero. "Abbiamo avuto notizie - dice Bono - che ci confermano che la questione è sul tavolo del direttore generale del ministero. Le nostre federazioni di pesca stanno attivando tutti i canali. E' chiaro che bisogna valutare un provvedimento che ha una complessità giuridica di un certo rilievo. Attendere ancora qualche giorno - conclude - e poi la marineria prenderà una decisione sulle iniziative da intraprendere". La protesta con il blocco dei natanti in porto è stata revocata dalla marineria in attesa di conoscere le risposte del ministero. I natanti avendo effettuato un'attività di pesca il primo maggio hanno violato un decreto ministeriale che prevede il fermo nelle giornate di sabato, domenica e festivi. I militari hanno posto sotto sequestro più di una tonnellata di prodotto ittico rinvenuto a bordo: circa 150 kg di pesce sono stati donati in beneficienza a tre istituti di Sciacca, mentre il resto è stato venduto all'asta ed il ricavato versato su un conto vincolato nella disponibilità dell'autorità marittima. 

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