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Asp di Agrigento, i sindacati contro i tagli al personale

AGRIGENTO.  Dalle parole ai fatti. I sindacati confederali di categoria del settore sanità, si dicono stanchi dei continui tagli al personale rischiano di far diventare l’ASP di Agrigento «un grande Pronto Soccorso». Per fare il punto della situazione e soprattutto per stabilire le azioni di protesta da intraprendere, i sindacalisti di Cgil Cisl e uil Buscemi, Farruggia e Danile, hanno organizzato per venerdì mattina alle 11, un’assemblea di tutti i lavoratori dell’Azienda sanitaria provinciale nella sala formazione dell’Asp, del Viale della Vittoria.

«Con il taglio del 10 per cento annuo sul personale dipendente, imposto dall’Assessore alla Salute Lucia Borsellino ai vertici dell’ASP di Agrigento - spiegano i tre rappresentanti sindacali - si dovrà ridurre drasticamente il rinnovo di molti contratti prossimi a scadere per varie figure professionali, privilegiando per ovvi motivi soltanto servizi come il Pronto Soccorso e la Rianimazione. Reparti che già viaggiavano con personale ridotto all’osso, nei prossimi giorni vedranno ulteriormente ridursi il personale incaricato. In questo modo, aggiungono, rischiamo una contrazione dell’offerta sanitaria nel nostro territorio che sarà devastante, pensiamo a servizi come la Neurologia che da day Hospital, oggi garantisce dei posti letto, ma che continua ad elemosinare personale sanitario per poter continuare, ad essere un reparto, oppure all’oncologia, che non ha mai potuto divenire un reparto di degenza proprio per carenza di medici ed infermieri, nonostante la loro cruciale importanza visti i numeri che si registrano per questa patologia in provincia, ed in ragione di questo, quanti cittadini sono costretti a rivolgersi a strutture di altre regioni per avere risposte appropriate ai loro bisogni di salute».

Cgil, Cisl e Uil lanciano una stoccata alla classe politica che decide sulla sanità, anche in Sicilia, mette naso e mani da sempre, con i risultati visibili agli occhi di tutti. «La politica - aggiungono Buscemi, Farruggia e Danile - non può ridursi ad un mero calcolo matematico, più volte abbiamo a gran voce rivendicato l’esigenza di espletare concorsi al fine di garantire una completa dotazione organica del personale, ma soprattutto per uscire dall’eterna precarietà, con la quale tutti i giorni, loro malgrado, i vertici dell’Asp1 hanno convissuto e lottato». Già nei giorni scorsi il sindacato Fials aveva riacceso i riflettori sulel condizoni di difficoltà di molti reparti non ultimo quello di cardiologia dove si aspetta che si prendano decisioni che facciano aumentare il cosiddetto «rischio clinico».

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