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Nel week-end Palma di Montechiaro riscopre i suoi "tesori"

Per il sindaco Pasquale Amato: «La restituzione ai palmesi, ed ai turisti, di monumenti dimenticati è una porta aperta verso lo sviluppo del territorio»

PALMA DI MONTECHIARO. E’ un tour alla riscoperta della città quello organizzato dall’Archeoclub cittadino per oggi e domani. La manifestazione, voluta dal Comune e realizzata in collaborazione con la Curia arcivescovile di Agrigento e della parrocchia Santa Maria degli Angeli, condurrà i turisti nei luoghi storici del Gattopardo dimenticati. Anche i palmesi che non le avessero mai visitate potranno scoprire le chiese di Sant’Angelo e di Santa Maria degli Angeli. “L'itinerario – spiega l’Archeoclub - interessa due edifici monumentali di carattere religioso, solitamente non aperti al pubblico, ove sono custodite importanti testimonianze della vicenda storica ed artistica di Palma di Montechiaro. Attraverso un percorso di visite guidate si vuole promuovere la fruizione di ambienti, come il campanile della chiesa del Purgatorio, che costituiscono tappe fondamentali della storia dei Tomasi e della loro fondazione. Oltre alle aule liturgiche è prevista la visita delle sagrestie, del salone attiguo alla chiesa del Purgatorio ed alla relativa torre campanaria”. Ed ecco la breve descrizione dei luoghi che oggi e domani accoglieranno i visitatori. “La chiesa di Sant’Angelo – spiega l’Archeoclub - è dedicata al martire carmelitano e fu fatta edificare, su consenso della casa Tomasi, per volontà del mastro Vito Rizzo di Licata intorno al 1643, ai margini del centro abitato, su un promontorio nei pressi dell'attuale quartiere della “Furca”. In aderenza alla chiesa, un piccolo complesso monastico fatto costruire intorno alla fine del XVII secolo per dare ospitalità alle orfanelle. La chiesa di Santa Maria degli Angeli, conosciuta anche come chiesa del Purgatorio, probabilmente è il risultato della demolizione di una chiesa precedente. La costruzione, nella sua veste attuale è riferibile – aggiunge l’Archeoclub - alla metà del XVIII secolo. Dotata di una elegante facciata barocca, presenta un interno ad un'unica navata, oggetto di lavori di trasformazione eseguiti intorno al XIX. Riferibile al XVII secolo è invece il monumentale campanile ubicato in corrispondenza della zona absidale della chiesa. Si conservano importanti tele e opere d'arte, diverse attribuite al pittore palmese Raffaele Manzelli”. Secondo il sindaco Pasquale Amato “la città si prepara ad un'altro fine settimana vivo, che offre al mondo l'immagine della nuova Palma, fatta di eventi culturali, scoperta del patrimonio monumentale che riteniamo essere la porta per il turismo e la prospettiva per le future generazioni, e l'occupazione. Continua la mostra di arte contemporanea e chi da fuori raggiungerà la nostra città potrà visitarla nella pinacoteca del Palazzo Ducale. E poi la performance dell'Archeoclub che, dopo tanto lavoro, che va dalla pulizia dei monumenti alla cartellonistica, all'animazione, metterà in campo decine di professionisti per far scoprire i meandri affascinanti della chiesa del Purgatorio, del suo maestoso campanile, insieme alle opere d'arte che ospita, e la chiesa di Sant'Angelo, misteriosa e messa in disparte, e da scoprire”.

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