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Sciacca, assaltata una cabina dell’Enel: 5 fermati

SCIACCA. Avrebbero rubato un trasformatore trifase dell’Enel del valore di oltre 20 mila euro, ma sono stati arrestati mentre facevano rientro a Palermo. Ai domiciliari sono finiti Pietro Calvaruso, di 52 anni, con i due figli, Stefano, di 26, e Gaetano, di 21. Gli altri arrestati sono Pietro Quartararo, di 35 anni, e Vincenzo Tinnirello, di 31. Sono tutti palermitani e residenti nel capoluogo isolano. Dopo avere scardinato la porta della cabina elettrica, erano riusciti a strappare, usando una grossa cinghia assicurata ad un camion, l’intero trasformatore trifase del peso complessivo di oltre 1.200 chili, 4 fruste di rame e un quadretto di bassa tensione con due interruttori, provocando consistenti danni alle strutture e agli impianti. Il gruppo era stato notato da una pattuglia dei carabinieri di Sambuca mentre transitava dal territorio belicino.
I militari hanno sollecitato l’intervento del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Sciacca. Ed infatti, dopo ore di ricerche, durante la fuga verso Palermo i cinque sono stati sorpresi sulla statale 115, nella contrada Seniazza di Sciacca, dove, perquisiti, sono stati trovati in possesso di tutti i macchinari asportati durante la notte e di un braccio meccanico, parte integrante del camion, idoneo al sollevamento di pesi superiori alla tonnellata. Anche grazie all’immediata collaborazione della squadra di pronto intervento della società Enel distribuzione, sottolineano dal comando provinciale dei carabinieri, è stato possibile risalire in poco tempo alla cabina elettrica devastata dalla violenta azione criminale e trovare le tracce riconducibili al gruppo. La cabina elettrica si trova in contrada Curcio, nel Comune di Villafranca Sicula. Tutta la refurtiva è stata acquisita e riconsegnata ai funzionari Enel. Gli arrestati che, su disposizione della procura della Repubblica di Sciacca sono stati condotti alle rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, dovranno ora rispondere di concorso in furto pluriaggravato e danneggiamento. Un decreto legge dell’agosto dello scorso anno inasprisce ulteriormente le pene al fine di contrastare il crescente fenomeno dei furti in danno di infrastrutture energetiche e di comunicazione. Il servizio è stato coordinato dal comandante della compagnia dei carabinieri di Sciacca, capitano Salvatore Marchese.

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