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Licata, tensione in piazza ma la fiera di Sant'Angelo si farà

LICATA. Alla fine, grazie anche alla determinante mediazione del dirigente del commissariato di polizia, Giovanni Minardi, una soluzione è stata trovata, ma quanta fatica per giungere ad un “accordo” tra amministrazione comunale ed ambulanti sulla fiera di maggio che si terrà dal 3 al 6 prossimi, in occasione dei festeggiamenti per il patrono Sant’Angelo. Ieri mattina il Comune, con una settimana di anticipo rispetto alla data di inizio della festa, ha iniziato a far sistemare i gazebo in corso Umberto (suscitando le critiche dei commercianti della zona i quali temono che, in assenza di parcheggi, faranno ben poco affari fino alla fine dei festeggiamenti, e quelle dei cittadini del centro rimasti in anticipo senza parcheggio), mentre oggi toccherà al corso Roma. Trenta operai dell’ente dalle 7 si sono messi al lavoro per montare i gazebo che di recente il Comune ha acquistato. Gli ambulanti, come è noto, si oppongono al nuovo regolamento della festa approvato dai consiglieri comunali, perciò quando hanno notato che i gazebo erano in corso di allestimento, si sono precipitati in piazza Progresso dove hanno organizzato un sit in di protesta. Tra l’altro, visto che giovedì prossimo è festivo (è il primo di maggio) il mercato di via Pastrengo è stato anticipato a ieri. Molti degli ambulanti che partecipano al mercato sono tra quelli che danno vita alla fiera di maggio, quindi in tanti hanno raggiunto il palazzo di città. Temendo che ci fossero disordini sul posto sono intervenute diverse pattuglie della polizia, dei carabinieri e dei vigili urbani. I momenti di tensione non sono mancati, considerato che gli ambulanti hanno ribadito il loro no al regolamento del Comune che prevede, tra le altre cose, che le bancarelle siano allestite soltanto all’interno di stand che l’ente noleggerà ai commercianti, al prezzo di 33 euro al giorno per i gazebo più piccoli e di 58 per quelli più grandi. Proprio in piazza Progresso c’è stato un primo confronto tra gli ambulanti ed una delegazione di assessori capitanata dal vice sindaco Angelo Cambiano. Poi le parti si sono trasferite nell’aula consiliare, ma l’incontro (presidiato dalle forze dell’ordine) è durato fino alle tre del pomeriggio. Solo a quel punto è stata trovata una sintesi che consentirà di “salvare” la fiera di maggio. Entrambe le parti hanno ceduto qualcosa. Sostanzialmente, considerato che i 240 gazebo di cui il Comune dispone non basteranno ad accogliere i circa 400 ambulanti che partecipano alla fiera, è stato deciso che: una parte delle bancarelle saranno allestite nei corsi Roma ed Umberto, all’interno dei gazebo messi a disposizione dal Comune. Altri stand saranno allestiti in corso Filippo Re Capriata, ma i titolari dovranno avere dei gazebo del tutto simili, se non uguali, a quelli che il Comune noleggia. Invece quanti non volessero rinunciare ad allestire la propria bancarella nel modo tradizionale, dunque senza lo stand, potranno farlo, ma montandole in rettifilo Garibaldi, nel quartiere Oltreponte. Alla fine del vertice quanti non hanno ancora versato il dovuto per noleggiare gli stand del Comune, e ci tengono ad esporre i propri prodotti nei corsi principali, si sono procurati gli appositi bollettini ed hanno eseguito i bonifici postali.

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