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Ribera, il nuovo pronto soccorso? Serve solo il collaudo

RIBERA. Per l’avvio del nuovo Pronto soccorso realizzato presso l’ospedale ”Fratelli Parlapiano” di Ribera è necessario che venga effettuato il collaudo statico. È la ragione per la quale i nuovi locali realizzati all’interno della struttura ospedaliera con accesso dalla via Brodolini, pur essendo stati completati da tempo, non possono essere ancora messi a disposizione del personale che assicura il servizio e, quindi, dell’utenza.
A sostenerlo è il general manager dell’Azienda ospedaliera di Agrigento Salvatore Messina, rientrato nei giorni scorsi alla guida dell’azienda sanitaria, a seguito delle sollecitazioni che sono arrivate nei giorni scorsi soprattutto nella ”città delle arance” per chiedere conto del mancato avvio del servizio nella nuova struttura. Messina ha sostenuto che nel corso della prossima settimana sarà deliberato l’incarico per procedere a questo passo decisivo per le sorti del nuovo Pronto soccorso, il cui mancato avvio è stato oggetto tra l’altro di una sollecitazione fatta attraverso gli organi di stampa dai tre consiglieri comunali del gruppo misto Antonino Armenio, Vincenzo Russo e Leonardo Mulè.
I tre consiglieri, nel ringraziare quanti a diverso titolo si erano adoperati perchè venisse realizzata l’opera, che certamente porterà notevoli benefici nell’ambito delle attività sanitarie, avevano chiesto «come mai non sono ancora utilizzati i locali del nuovo pronto soccorso, visto che i lavori sono stati ultimati?» . «Considerato che i nuovi locali sono decisamente migliori e più funzionali rispetto agli attuali - avevano scritto i tre consiglieri - invitiamo chi di dovere a spiegare le motivazioni». Nell’attesa Russo, Mulè e Armenio si erano riservati di chiedere all’ufficio di Presidenza del Consiglio comunale di inserire un punto all’ordine del giorno nel prossimo consiglio per trattare l’argomento.
Il servizio, assicurato per anni in locali angusti ed inadeguati, era stato trasferito più di un anno fa proprio nell’attesa che si realizzasse il nuovo Pronto soccorso, in locali ricavati nella zona di ingresso dell’ospedale ”Fratelli Parlapiano”, locali che con il passare del tempo, malgrado l’impegno profuso dal personale medico e dal personale che opera con il ”118”, non certo ottimali per la delicatezza delle attività svolte. Per questo viene auspicato in città, ma anche nei centri dell’hinterland che si servono del ”Fratelli Parlapiano”, un’accelerazione nelle procedure amministrative e tecniche per consentire al personale medico e paramedico di operare finalmente in locali all’avanguardia nel contesto anche dell’annunciato rilancio dell’ospedale riberese.

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