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Randagi a Sciacca, l’appello: si vieti di dargli da mangiare

SCIACCA. «Bisogna evitare che si lasci cibo e acqua per i cani accanto ai cassonetti per i rifiuti. La gente ha paura ad uscire di casa per gettare l'immondizia perché trova cani randagi e il sindaco farebbe bene ad emettere un'ordinanza che vieti la pasturazione dei cani». A farsi avanti, con questa richiesta, sono le associazioni Tribunale per i diritti del malato, Cittadinanzattiva e Procuratori dei cittadini dopo un nuovo caso di aggressione, di una donna, da parte di cani randagi, in corso Miraglia, alla Perriera. Questo quartiere è quello maggiormente interessato dalla presenza di randagi. Alcuni mesi fa, in via Brescia, è stata, addirittura, sospesa la distribuzione della posta dopo che il portalettere ha rischiato l'aggressione da parte dei cani randagi.
«Una donna è stata aggredita da numerosi grossi cani - dice Lilla Piazza, a capo del Tribunale per i diritti del malato - che l'hanno costretta a buttare per terra il sacchetto con la spazzatura e allontanarsi dai cassonetti. Tutti i presenti hanno potuto osservare - aggiunge Lilla Piazza - che vicino ai cassonetti, circondata dai cani, c'era una signora che li stava pasturando. Questo stato di cose si ripete spesso anche nell'altro cassonetto all'inizio di via Segni dove, anche lì, ci sono contenitori con cibo ed acqua lasciato per la pasturazione dei cani». Insomma, c'è paura alla Perriera dove c'è chi non rispetta gli orari per il conferimento dei rifiuti nei cassonetti per la paura di imbattersi nei cani randagi. «Dare cibo e acqua ai cani accanto ai cassonetti - dice Lilla Piazza - provoca un concentramento di animali in quelle zone. Poi diventano aggressivi perché difendono il loro territorio. Tante persone sono state aggredite dai cani nelle zone serali». Le associazioni aspettano adesso la risposta da parte del sindaco. «Il problema non riguarda solo la Perriera - dice Lilla Piazza - ma anche altre zone della città e allora se il sindaco può fare qualcosa che limiti il randagismo è utile. A mio parere bisogna pensare agli animali, ma questo non deve mettere a rischio la salute dei cittadini che non possono essere aggrediti».
Il sindaco, Fabrizio Di Paola, fa sapere che «valuterà la proposta, soprattutto verificando, sul piano giuridico, se è possibile procedere nella direzione suggerita dalle associazioni». Di Paola aggiunge che nei prossimi giorni la giunta esaminerà un regolamento per stimolare l'adozione dei cani randagi. «Positivo, intanto - dice il sindaco - che cominciano ad arrivare richieste di adozione, anche dall'estero. Poi, con il nuovo regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città, ci sono tutte una serie di iniziative di tutela e sensibilizzazione. È ripresa, inoltre, la collaborazione on l'Asp per la sterilizzazione dei cani. Abbiamo acquistato il fucile con anestetico che favorirà la cattura dei randagi aggressivi».

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