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Gioco d’azzardo, cresce l’allarme ad Agrigento

AGRIGENTO. Prima si comincia per gioco, poi diventa un vizio, spesso si finisce col diventarne dipendenti. Non solo droghe. Sono in crescita anche nell’Agrigentino il numero delle persone dipendenti del gioco d’azzardo patologico - soprattutto slot machine e macchinette video poker, ma anche scommesse online, “gratta e vinci” o altri giochi con i numeri - che nel 2014 volontariamente si sono rivolti ai vari Sert della provincia di Agrigento per “disintossicarsi”.

Dipendenza da gioco d’azzardo. Si chiama ludopatia. Diversamente dai tossicodipendenti che vanno al Sert dopo la segnalazione della Prefettura, i dipendenti del gioco d’azzardo si presentano in modo volontario al Servizio tossicodipendenze che si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con problemi di tossicodipendenza, alcoldipendenza, gioco d’azzardo patologico e altre forme di dipendenza. Complessivamente, in provincia, nel primo trimestre del 2014 sono 34 i ludopatici che si sono rivolti al Sert che rivolge interventi mirati anche alle loro famiglie, quasi il doppio di quelli che si sono presentati in tutti e dodici i mesi nel 2013. Quattro di loro sono in cura al Sert di Agrigento, sei in quello di Canicattì, tre a Sciacca, dieci a Licata il “record” spetta a Ribera con undici ludopatici che si vogliono liberare dalla dipendenza del gioco d’azzardo.
UN SERVIZIO NELL'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA.

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