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Ribera, ancora a rischio la costa a Seccagrande

RIBERA. Gli enti interessati alla risoluzione del problema, soprattutto Comune, Ato idrico e ”Girgenti acque”, continuano a discutere a distanza sul tipo di intervento da assicurare, mentre il mare continua inesorabilmente la sua azione erosiva nel tratto di spiaggia che si trova nella parte terminale del lungomare Leonardo Da Vinci, prosecuzione naturale del lungomare ”Gagarin” di Seccagrande. È quanto avviene nella principale località balneare riberese dove si trova collocato dagli anni ’90 un manufatto che contiene l’impianto di sollevamento del sistema fognario che dalla località balneare porta i liquami attraverso grandi tubi, che spesso vanno in tilt, fin nell’impianto di smaltimento delle acque nere collocato in località ”Coste di Coniglio” dalle parti della Statale Palermo-Sciacca in località Verdura. Da diversi anni in questa zona le acque del mare hanno portato via gran parte del terreno che costituisce l’arteria stradale che, tra l’altro consente lo smistamento degli autoveicoli verso la località balneare di Borgo Bonsignore: la strada, tra l’altro, per ora transennata alla buona, può essere percorsa a senso unico d’estate e in caso di malaugurata chiusura la viabilità urbana ne risentirebbe notevolmente. Negli ultimi mesi il fenomeno dell’erosione marina è notevolmente cresciuto e, preoccupati, più volte i residenti hanno segnalato il pericolo, che riguarda l’aspetto viario, ma anche l’integrità dello stesso impianto di sollevamento fognario. Già da alcuni giorni è più evidente il rischio per le tubazioni che trasportano i liquami, ormai non coperte dal terreno. Il problema è stato affrontato in sede di ”tavoli tecnici” che hanno visto insieme rappresentanti dell’Amministrazione comunale, della ”Girgenti acque” e dell’Ato Idrico, ma anche dell’Enel che nella zona gestisce una cabina elettrica, che dovrebbe pure essere spostata. Si discute ancora su chi e come si deve intervenire: se si deve creare una nuova barriera protettiva o se si deve spostare, tesi di ”Girgenti acque”, secondo quanto riferito dall’assessore ai lavori pubblici Tommaso Pedalino, il manufatto di alcune decine di metri. Nell’attesa che si raggiunga un accordo l’Amministrazione comunale, con il sindaco Carmelo Pace in testa, sta lavorando per affidare un incarico ad un tecnico esterno per varare un progetto di intervento e poi si vedrà a chi spetterà finanziare i lavori. Intanto, però, i tempi si fanno sempre più stretti e l’estate alle porte consiglia di bruciarli, dato che con la presenza massiccia di villeggianti i problemi potrebbero aumentare a dismisura.

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