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Agrigento, migranti per strada: scattano i primi soccorsi

AGRIGENTO.  Sono poco meno di duecento, secondo le stime ufficiali, i migranti che ormai da due giorni vagano per le vie di Agrigento ed in qualche caso anche nelle cittadine dell’hinterland, alla ricerca di un autobus per lasciare la città, per raggiungere il nord Italia o i paesi europei dove ad attenderli ci sono parenti che li hanno preceduti in questi “viaggi della speranza”, ma molti cercano solo aiuto: un pasto caldo, un giaciglio dove riposarsi dopo giorni trascorsi su di un barcone in mezzo al mediterraneo. I migranti sono arrivati a Porto Empedocle con le navi della Marina Militare. Sono stati ospitati nelle strutture create appositamente, ma molti di loro hanno preferito allontanarsi spontaneamente. Da due giorni girovagano per le vie del centro, ma per fortuna la macchina della solidarietà si è messa subito in movimento. La Caritas diocesana, la Croce Rossa Italiana, hanno dato una prima assistenza agli extracomunitari, ma si sono mobilitati anche i sacerdoti e, soprattutto, tanta gente comune che ha organizzato anche delle collette per acquistare generi di prima necessità per uomini e donne che non hanno nulla. In tanti sono stati ospitati nei locali della chiesa del campo sportivo, mentre i giovani di Mondoaltro percorrono le vie del centro per rifocillare i migranti ad ogni angolo di strada. C’è chi ha trovato riparo per la notte nella sede degli scout dell’ex collegio dei Filippini, chi ha comunque trovato qualcuno che gli ha fornito una coperta per ripararsi dal freddo. Sulla questione migranti ieri sono intervenute, con Ornella Vicari e Salvina Mangione, la Cgil e l’Auser. “E’ inaccettabile che sindaci e forze dell’ordine – scrivono Cgil e Auser - vengano lasciati soli; così come è incomprensibile non organizzare quanti nella società civile e nelle associazioni di volontariato vorrebbero dare una mano, ma non hanno nessuna indicazione per essere utili. L’allarme lanciato dal ministro Alfano, circa il fatto che sulle coste africane sarebbero pronti alla traversata 600.000 migranti, presuppone un piano strategico organico di accoglienza e di assistenza che, a tutt’ora, appare assente”.
La presenza di centinaia di extracomunitari sbandati è stata notata anche a Favara. Per il consigliere comunale del Pd, Calogero Castronovo, occorre convocare una conferenza dei capigruppo allargata alla presenza degli amministratori, del comandante dei vigili urbani e del tenente dei carabinieri per trattare l’emergenza che non è solo sociale, ma anche umanitaria. “Un paese civile – dice Castronovo - non può abbandonare al loro destino quanti anelano a trovare forme di vita migliori rispetto ai luoghi che hanno abbandonato, inseguiti da carestie, guerre, povertà”.

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