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Sciacca: pestaggio a ragazzino, in cinque a giudizio

SCIACCA. Giudizio immediato per cinque dei sei giovani indagati per lesioni personali gravi, accusati di essere i responsabili di una brutale aggressione, perpetrata il 19 maggio dello scorso anno, ai danni di un ragazzo di 17 anni, nel Largo Spada, in pieno centro storico. E' stato chiesto dal sostituto procuratore Alessandro Moffa, il magistrato che ha coordinato le indagini svolte dai carabinieri, e l'udienza è fissata per il 6 maggio prossimo. A giudizio Alessandro Galluzzo, di 20 anni; Calogero Danilo Termine, di 22; Vincenzo Bono, di 19; Giovanni Cocchiara, di 19; Giuseppe Ciancimino, di 21. Stralciata la posizione di Mirko Visita, di 20 anni. Per quest'ultimo, che dopo un periodi di arresti domiciliari è stato rimesso in libertà, evidentemente, secondo la procura, non sussistono i requisiti per il giudizio immediato e cioè l'evidenza della prova o il provvedimento di custodia cautelare. La sua posizione è ancora al vaglio della procura. A Galluzzo oltre alle lesioni personali gravi vengono contestati gli atti persecutori nei confronti del diciassettenne. La vicenda destò molto clamore a Sciacca e le scuole organizzarono un corteo per manifestare solidarietà al giovane aggredito. A scatenare l'ira del gruppo sarebbe stato un fatto, avvenuto oltre un anno prima, quando il diciassettenne chiese un passaggio, in motorino, a una ragazza, fidanzata di Galluzzo. Da qui sarebbe nato tutto e anche un successivo tentativo di raggiungere il diciassettenne all'uscita della scuola. Dopo mesi di indagini e una scarsa collaborazione da parte dei giovani che avrebbero assistito al fatto, rilevata anche dalla madre del diciassettenne, sono arrivate le ordinanze di custodia cautelare ed i sei sono finiti ai domiciliari. La revoca della misura, successivamente, oltre che per Visita è arrivata anche Bono. Per gli altri è stata mantenuta. Ed il cerchio sulle indagini non sarebbe ancora chiuso visto che la procura ha parlato di almeno dieci-quindici ragazzi che sarebbero stati coinvolti in questa che viene definita una vera e propria spedizione punitiva con pestaggio che ha comportato al diciassettenne molteplici escoriazioni, ferite lacero contuse e traumi su varie parti del corpo giudicate guaribili in 7 giorni dai medici del pronto soccorso del Giovanni Paolo II di Sciacca. Il procuratore della Repubblica, Vincenzo Pantaleo, già subito dopo i fatti ha parlato di "indagini e buon punto" e di alcuni giovani "già individuati", non mancando di definire quanto accaduto "un fatto gravissimo, un episodio di bullismo di eccezionale gravità. Non c'è alcuna spiegazione e la chiave di lettura va ricercata in gratuiti atti di violenza", ha concluso il procuratore. La famiglia del diciassettenne si è rivolta agli avvocati Maurizio Gaudio e Giovanna Maria Craparo che seguono la vicenda e annunciano richiesta di costituzione di parte civile.

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